È stato presentato il progetto Porta Galera per la riqualificazione di via Roma e di tutto il quartiere, uno dei più discussi e problematici della città sul quale la Giunta ha deciso di puntare energie e risorse. Un progetto importante, fortemente voluto dal sindaco Paolo Dosi, presente alla presentazione ufficiale con l'assessore al nuovo welfare Stefano Cugini, anima del progetto, con l’assessore alle politiche giovanili e alla scuola Giulia Piroli, con il funzionario comunale Giuseppe Magistrali, che lo dirigerà, con Maria Augusta Nicoli della Regione che metterà a disposizione lo staff del progetto Community Lab pensato proprio per dare una mano, sia in termini di formazione sia in termini di personale e supporto, alle amministrazioni comunali che vogliono iniziare progetti del genere.
«Inizia oggi un modo nuovo di fare welfare in una zona particolare della città, scelta non certo a caso – ha detto l’assessore Cugini – Un modo che coinvolga direttamente i cittadini e tutte le realtà già impegnate sul territorio in vari modi e a vario titolo. Il quartiere Roma ha delle criticità evidenti, sotto gli occhi di tutti e in particolari modo di chi lo vive, ma riteniamo che abbia anche delle potenzialità enormi che noi vogliamo far emergere».
Azioni concrete, dunque. All’assessore Cugini abbiamo chiesto di farci un esempio, di accennare quale sarà la prima di queste azioni concrete che di certo si definiranno meglio da qui a qualche tempo, quando cioè l’azione del Comune si tradurrà in contatti, sinergie, collaborazioni. E il primo esempio senz’altro di impatto: il famigerato negozio di via Pozzo, il minimarcket gestito da ecuadoriani che qualche mese fa è finito alla ribalta delle cronache locali come uno dei principali snodi di spaccio della zona, e ora chiuso, ebbene quel locale diventerà uno spazio dedicato alla cittadinanza e in particolare sarà un presidio medico. «Lasciare spazi vuoti significa lasciare che vengano riempiti in modo sbagliato – sottolinea Cugini – significa lasciare spazio ai problemi. Dobbiamo prima di tutto evitare questo, riempiendo gli spazi vuoti e favorendo realtà positive».
L’assessore Giulia Piroli ha posto l’attenzione sull’impegno di tutta la Giunta e sulla sinergia tra i vari assessorati; ha anche parlato dell’aspetto legato ai più piccoli e quindi alla formazione: «Vogliamo che la scuola Alberoni, che si affaccia direttamente sui giardini Margherita, nel cuore del quartiere Roma – ha detto la Piroli – diventi un’eccellenza del territorio, con un’offerta formativa potenziata, che diventi un polo attrattivo e non un luogo da cui gli stessi immigrati di seconda o terza generazione fuggono».
Nel bel mezzo della presentazione del progetto, alla quale erano presenti anche rappresentanti di associazioni di stranieri, ha preso la parola una residente, componente dell’Associazione Amici degli giardini Margherita, che senza troppi mezzi termini ha riportato l’attenzione non tanto sulle potenzialità del quartiere ma sui problemi quotidiani che chi lo abita si trova ad affrontare: «Il problema sono certi esercizi commerciali che tengono aperto sempre e vendono birra – ha detto – I clienti si assiepano lì davanti e bevono birra, birra, birra e ancora birra. Alla fine devono pur smaltirla in qualche modo e non essendoci un bagno usano come tale i cassonetti e i muri delle nostre case. L’odore è nauseante. Non sappiamo più a che santo rivolgerci. Io li sgrido spesso ma loro non solo mi rispondono male ma alcuni è capitato che si voltassero e mi mostrassero le loro parti intime. Per fortuna sono miope”.
Sindaco e assessori hanno ascoltato con attenzione informazioni che senz’altro già conoscevano e senza nascondersi dietro a un dito hanno detto di comprendere alla perfezione le lamentele della signora: «Il senso civico non si insegna e non si apprende dall’oggi al domani – ha detto Paolo Dosi – Stiamo lavorando anche per questo ma di certo il lavoro non è semplice. Inoltre le nostre finanze non ci consentono certo di allestire presidi fissi, di conseguenza è molto difficile intervenire per singoli casi come quello che ha descritto». Il sindaco è poi sottolineato l’equivoco in cui molti incappano e che riguarda l’orario dei market: le liberalizzazioni adottate a livello centrale fanno sì che questi locali possano di fatto tenere aperto quanto vogliono.