Richiamo del Trebbia, quarto atto: “San Salvatore, siamo ancora preoccupati”

Difendere la Valtrebbia, il fiume e le bellezze naturalistiche che lo circondano; ma anche migliorare le infrastrutture che servono una delle valli più belle d’Italia. Questi gli obiettivi che si propongono gli organizzatori del Richiamo del Trebbia nella due giorni del 28 e 29 giugno, appuntamento giunto alla quarta edizione. Li ha spiegati durante una conferenza stampa Gian Marco Rancati di No Tube: “Gli obiettivi sono sempre quelli di attirare le attenzioni sui tesori del Trebbia ma anche su tutti i rischi che ancora oggi il nostro amato fiume corre – ha spiegato -.In questa edizione puntualizziamo l’attenzione su due aspetti, la sicurezza delle persone che abitano in valle, con una Statale 45 che nel tratto piacentino è inaccettabile. Chi abita a Ottone non ha una strada sicura e percorribile. Per questo sabato mattina faremo un sit-in proprio ad Ottone.  E poi l’altro aspetto è la difesa di San Salvatore. Purtroppo anche dopo il no della Regione al progetto dell’impianto idroelettrico a San Salvatore c’è stato il ricorso al Tribunale superiore delle acque. Non si sa come questo tribunale romano si pronuncerà. Abbiamo paura e non siamo per nulla sereni e ottimisti. Per questo va mantenuta alta l’attenzione”.

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