Nasce a Piacenza il nuovo Consorzio Agrario emiliano-lombardo che raggruppa Piacenza e Milano in “Terrepadane”, una realtà da 180 milioni di euro di fatturato.
A tenerlo a battesimo, questa mattina a Palazzo Gotico, è arrivato il presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, assieme ai vertici regionali e provinciali di Coldiretti Emilia-Romagna e Lombardia.
Nel corso del convegno, di questa mattina, intitolato "L'alba di un nuovo Consorzio per l’agricoltura di chi ama l’Italia” è stato presentato il nuovo sodalizio che nasce dall’ unione di due grandi realtà produttive, due tra le più grandi e fertili regioni italiane legate da molte similitudini e da una continuità territoriale che fa dell’ una la naturale prosecuzione dell’ altra.
Un' unione importantissima che si ratifica alla vigilia di Expo 2015 e che premia gli sforzi fatti da Coldiretti, come spiega il presidente Moncalvo: “Un progetto su cui Coldiretti sta investendo energia e risorse. Si tratta di una risposta vera e concreta per le imprese agricole, piccole e grandi, e che trova nei Consorzi un alleato fondamentale per creare massa critica senza snaturare un elemento di storia e tradizione che garantisce qualità del prodotto e sicurezza alimentare, elementi che fanno grande il nostro made in Italy nel mondo.
Il cibo è un settore strategico – continua Moncalvo – e tanti vogliono fare business senza scaricare sui territori il valore aggiunto del made in Italy con la politica europea ancora lontana da quegli elementi che caratterizzano il nostro modello di sviluppo, legato a fattori importanti della produzione, come il lavoro”.
La battaglia contro il falso made in Italy è una lotta che si sta conducendo su più fronti e Jimmy Ghione, inviato di Striscia la notizia, rappresenta il volto mediatico di questa dura lotta contro il "tarocco".
I produttori di casa nostra non riescono a vendere le loro merci, genuine, a causa della concorrenza sleale di finti prodotti italiani che alimentano un mercato il cui fatturato è purtroppo in crescita, come dice ai nostri microfoni Ghione.
“I dati stanno crescendo in modo esponenziale – dice – e mancano ancora tanti denari in tasca agli agricoltori. L’ anno scorso si parlava di un valore, di queste merci false, di 50 miliardi di euro e oggi sono diventati 60. Speriamo di fare qualcosa il prima possibile. Purtroppo la politica si muove tanto, a casaccio e finora i risultati non arrivano”.
Altro elemento della riflessione che facciamo con l' inviato di Striscia è relativo alla politica europea, troppo permissiva, che consente di fare formaggi senza latte o succo d’ arancia senza arancia con le arance italiane lasciate marcire e questo deve far riflettere.
“Se i consumatori iniziano ad abituarsi a certi gusti – conclude Ghione – il tarocco sarà l’ originale e l’ originale diventerà tarocco. E’ questa la cosa inquietante”.