Apertura straordinaria fino alle 23 della Biblioteca Passerini-Landi per tre giorni all'insegna del gioco, il 12-13-14 giugno. In biblioteca si indagherà sul concetto di gioco nelle sue diverse accezioni positive e negative e di come questo influenzi le varie fasi della vita. Il gioco è qualcosa che tutti conosciamo. Il gioco infantile è riconosciuto come un elemento fondamentale per la crescita del bambino. Poi, c’è un momento nel quale l’atto di giocare è visto come una “perdita di tempo” che ci distrae dai doveri della vita adulta. Il gioco è invece un’attività sana e importante per chiunque, è un fenomeno esistenziale fondamentale dell’essere umano. L’attività ludica è profondamente radicata nelle tradizioni e negli istinti umani. Cosa significa la parola gioco? Abbiamo i giochi dei bambini, i giochi di società, quelli enigmistici, i videogames, i giochi di luci e quelli d’acqua. Possiamo prenderci gioco di qualcuno, fare il doppio gioco e stare al gioco. Il gioco può essere sport, divertimento, crescita e riscatto, ma anche malattia e dipendenza.
L’edizione 2014 di BPA cerca di esplorare questi significati grazie ai tanti ospiti, ai laboratori, al cinema, al teatro e alla poesia. Nello spettacolo serale "Game Over" verrà indagato il dramma della ludopatia: lo spettacolo è gratuito, si entra solo su prenotazione obbligatoria con accessi scaglionati ogni 20 minuti dalle 21 alle 22. Durata dello spettacolo 50 minuti. Ingresso da vicolo San Pietro e prenotazioni alla mail anna.salerno@comune.piacenza.it o al telefono 0523/492406 dalle 9 alle 13 escluso sabato e domenica.
LO SPETTACOLO "GAME OVER"
E' una discesa nel buio, in una dimensione temporale e spaziale propria del gioco d'azzardo. Il tempo non esiste più: è solo quello dettato dai numeri dei livelli raggiunti nei videogiochi, dei punteggi alle slot machine, o dei semi delle carte da gioco. Nello scontro tra il simbolico, rappresentato dall' immaterialità del gioco e del concreto, la realtà, il determinismo o l'assoluto fluttuare degli eventi sono da sempre un enigma, un bivio a cui l'uomo eternamente cerca di trovare una soluzione. Nel gioco non c'è semplicemente il gesto ludico o la voglia di ricchezza. Alberga dolorosa la ricerca di un senso all'esistenza, del senso ultimo del limite, un' interpretazione della vita, che ne diviene testimonianza tragica. Una ricerca quasi religiosa di assoluto, presente d' altronde in tanti riti che ben conosce chi gioca, che riconduce agli interrogativi ultimi dell'essere umano. Gli spettatori itineranti in questa inedita enorme sala giochi, diventano parte integrante della rappresentazione, di volta in volta giocatori essi stessi, o addirittura oggetti.
Regia: Corrado Calda
Testi: Giusy Cafari Panico, Corrado Calda
Aiuto regia: Gianpiero Aceto.
Scenografia: Veronica Grisenti
con: Roberto Aielli e Gianpiero Aceto e Maurizio Cammi, Leo Calori, Simona Fornari, Francesca Poggi, Martina Sisti, Luca Isidori, Loredana Vallisa, Denise Lommi, Omar Giorgio Makhloufi, Ginevra Tagliafichi e Andrea Molinari