La Bakery Piacenza ha una grande chance e non può permettersi di gettarla alle ortiche: le biancorosse sono avanti 1-0 nella serie di finale dei play off di B1 femminile ed avranno in casa, mercoledì ore 20:30, la possibilità di chiudere subito i conti per cogliere quella che rappresenterebbe la prima promozione in A2 della società di Marco Beccari.
Eppure Andrea Pistola rimane cauto, anche perché la Lilliput ha dimostrato di essere squadra di livello anche in gara 1, costringendo agli “straordinari” Secolo e Nicolini.
La compagine biancorossa ha avuto pochi giorni di tempo tra le due partite, indispensabili per recuperare le energie in vista di quella che in ogni caso sarà l’ultima fatica tra le mura amiche della Pallavolo Piacentina.
In Gara 1 una super Nicolini, che proprio sul più bello è ha messo a segno una delle migliori prestazioni dell’anno…
Per quanto riguarda Nicolini è vero: siamo stati favoriti da una situazione tattica, che siamo state molto brave a sfruttare. Laura è stata determinante in questa patita così come lo stono state anche le altre ragazze. Direi che non è stata una partita eccelsa da un punto di vista tecnico: troppo nervosa e piena di errori; anche noi siamo state un po’ approssimative in alcuni frangenti. Una classica prima gara di finale dove la tensione prevale sulla tecnica. Speriamo di riuscire ad esprimerci meglio in gara due, anche perché sono convinto che se giochiamo sui nostri livelli avremo molti meno problemi che in gara1.
Oltre alle due big, Nicolini e Secolo, la tua compagine ha sofferto parecchio in attacco. Come cambiare il trend?
Abbiamo fatto troppi errori in generale, non solo in attacco. In effetti ci sono state molte imprecisioni che solitamente non facciamo. Penso che abbiano influito la tensione, il caldo ed il campo. La mia speranza è di riuscire a far vedere qui in casa la nostra miglior pallavolo, quella che abbiamo messo in pratica nelle nostre ultime uscite, nell’ultima parte di stagione.
In gara 1 è stata molto nervosa, con capovolgimenti di fronte continui. Ti aspetti qualcosa di simile anche in gara 2?
Giochiamo in casa e siamo avanti 1-0, ma non dobbiamo avere la presunzione di avere già vinto. Questa è una finale e nasconde tutte le insidie di una partita importante. Sicuramente abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma l’ultimo pallone lo dobbiamo ancora mettere a terra per poter chiudere qualcosa di importante. Ci sarà ancora una battaglia. Io non penso che Settimo venga qui per vederci festeggiare, ma proverà a giocarsi le sue carte dal primo all’ultimo punto.
Mi auguro che le ragazze abbiano ancora energie, soprattutto mentali per affrontare questa gara.
Che indicazioni hai dato alle tue ragazze per questa finale?
Abbiamo lavorato per migliorare quello che non è andato bene in gara 1, come facciamo sempre. Il nostro obbiettivo è quello di arrivare a questa partita in condizioni psicofisiche ottimali per poter dare tutto quello che ci rimane dentro.
Cosa ti fa ben sperare per gara 2?
Sicuramente il fatto di essere riusciti, anche in una situazione in cui non abbiamo giocato benissimo, a vincere la prima partita contro un avversario comunque ostico porta tanta carica positiva per fare ancora meglio in questa seconda partita.
Cosa invece ti fa preoccupare?
Mi preoccupa il fatto che le nostre avversarie dal punto di vista mentale, caratteriale e tecnico hanno le carte in regola per metterci in difficoltà. Non mi aspetto una gara semplice.
Avrete il supporto del palazzetto di casa. Il pubblico potrebbe darvi ulteriori stimoli?
Assolutamente. Noi speriamo nell’apporto dei nostri sostenitori, adesso più che mai, perché con il loro calore possono aiutarci a fare la differenza. Un buon pubblico aiuta sempre ad esprimersi al massimo.