Un pozzo per l’estrazione dell’acqua. Questo il monumento dedicato al padre di Africa Mission don Vittorione inaugurato questo pomeriggio, 8 giugno, nel giardino del quartiere Montale che già porta il nome di don Vittorio Pastori. Un pozzo come quelli che l’associazione da lui stesso fondata ha installato nel corso degli anni in Uganda riportando la vita nell’arida regione del Karamoja. Nell’aprile 2012 fu preso un impegno per dare un nuovo volto al giardino da parte del Comune, degli abitanti del quartiere, dalla parrocchia di San Lazzaro e da Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo. In questi due anni sono stati fatti dei passi importanti e oggi il giardino ha iniziato ad avere una nuova fisionomia grazie alla collaborazione tra le varie realtà e in particolare grazie alla determinazione e impegno di alcuni cittadini.
Il monumento dedicato a don Vittorione non è stato pensato solo come un bell’oggetto da vedere. Sarà un luogo da vivere assieme, un’area relax, in cui verranno disposte delle panchine in modo circolare ed al centro, posto su un’immagine stilizzata di Africa e Italia, sorgerà il cippo in memoria di don Vittorio, sul quale si potranno leggere le parole che meglio riassumono il senso della sua opera. “Avevo fame, mi avete dato da mangiare. Avevo sete, mi avete dato da bere”. A fianco del cippo la riproduzione di un pozzo, come tanti di quelli costruiti, dalla onlus piacentina in Africa, sarà una fontanella per ristorarsi.
Don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission, parla dell’aspetto simbolico di questo spazio verde: “Noi siamo grati al Comune per averci concesso un’area verde: non una strada, non una piazza, ma un giardino dove abbiamo installato questa fontana funzionante, un monumento a forma di pozzo. Importante per ricordare l’azione di don Vittorio mirata a trasformare i deserti in zone fertili attraverso l’acqua”.
L’importanza dell’evento nelle parole dell’assessore Giulia Piroli: “Un giardino divenuto un luogo accogliente e familiare. Il Comune ringrazia i residenti di Montale che si stanno adoperando per mantenere fertile e curato questo spazio: don Vittorione proponeva il lavoro di gruppo per riportare alla vita zone difficili dell’Africa e questo parco penso sia il modo migliore per incarnare il suo messaggio. Un bellissimo esempio di cittadinanza attiva”.