La Tasi è una imposta nata male a livello centrale, a Roma, e il Comune di Piacenza ci ha poi messo del suo applicando l’aliquota maggiore. Morale, ora i cittadini si ritrovano a pagare di più di quanto già non pagassero con l’Ima che in teoria dovrebbe essere stata eliminata. La Tasi non è l’Imu, si sa, è la tassa sui servizi indivisibili del Comune ma comprendendo l’imposta sulla casa di fatto assorbe la vecchia Imu. Il problema è che sono stati fatti calcoli che fanno sì che oggi chi vive in una casa più piccola e ha due figli si ritrova a pagare di più di chi vive in una casa grande e ha un figlio. Pazzesco.
E’ in estrema sintesi il pensiero dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil i cui segretari si sono riuniti questa mattina nella Camera del Lavoro di via XXIV Maggio per parlare di Tasi ma non solo; l’incontro con la stampa aveva lo scopo di mandare un messaggio chiaro all’amministrazione e di farlo pubblicamente. E il messaggio è una sorta di ultimatum: o l’amministrazione comunale sposta di almeno due settimane il termine per il pagamento dell’imposta e lo fa slittare dal 16 giugno al 30 iniziando così una sorta di apertura al confronto con i sindacati sulla partita del bilancio, oppure da lunedì le organizzazioni passeranno dalle parole ai fatti e porteranno la gente in piazza, sotto palazzo Mercanti.
«Non siamo irresponsabili e non invitiamo certo la gente a non pagare le tasse – dice Gianluca Zilocchi, segretario della Cgil – ma qui il problema è concreto e non si può non tenerne conto come peraltro è avvenuto e sta avvenendo in altre città italiane, basti pensare a Bologna o a Ravenna dove il termine è stato spostato a luglio o a settembre». Zilocchi parla di code di cittadini imbufaliti negli uffici dei sindacati perché non sanno quello che devono fare, come devono pagare, quanto, eccetera. E’ una situazione oggettivamente caotica anche perché si somma alle scadenze del 730.
Ma la Tasi non crea problemi e confusione solo ai proprietari di casa ma anche agli inquilini. «In base alla delibera del Comune di Piacenza anche gli inquilini devono pagare il 10% di questa imposta – spiega Marina Molinari, segretario della Cisl – Ma per pagarla bisogna essere in possesso della rendita catastale della casa che si occupa e sono dati che gli inquilini non hanno nella stragrande maggioranza dei casi, a meno che non abbiamo sottoscritto un contratto di recente». Secondo la Molinari è assolutamente necessario trovare una formulazione per togliere questo 10% a carico degli inquilini che, aggiunge Marina Molinari, «sta diventando una vessazione visto che si impone una tassa senza mettere i cittadini nelle condizioni di pagarla». E se dovessero arrivare cartelle esattoriali relative a problemi sui pagamenti, i sindacati già annunciano class action nei confronti del Comune.
Ultimatum al Comune, dunque, e toni che si inaspriscono. Ma a poche ore dalla conferenza stampa dei sindacati arriva la replica di Palazzo Mercanti per tramite dell’assessore al Bilancio Luigi Gazzola che dice subito no allo spostamento della scadenza del pagamento: «La legge non consente in alcun modo il rinvio del termine del 16 giugno fissato per il pagamento dell’acconto IMU che dovrà pertanto essere effettuato entro tale scadenza; per questa ragione il solo rinvio della TASI potrebbe comportare un ulteriore disagio per quei cittadini che si avvalgono di strutture di assistenza per il pagamento del tributo».
Gazzola entra poi nel merito della Tasi: “Il Comune di Piacenza fa presente che è improprio il confronto tra quanto si pagherà di TASI e quanto si era pagato di IMU prima casa nel 2012 in quanto è cambiata completamente la normativa che disciplina il nuovo tributo”.
Aggiunge: “Se l’IMU sulle abitazioni principali fosse rimasta in vigore anche nel 2014, sarebbe applicabile solo la detrazione di 200,00 euro e non quella ulteriore di 50,00 euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, essendo quest’ultima prevista solo per gli anni 2012 e 2013. Il Comune, per la TASI sull’abitazione principale, ha introdotto una detrazione variabile in funzione della rendita catastale dell’unità abitativa, cercando di fare in modo che l’importo dovuto per immobili con rendita inferiore a € 600,00 sia pressoché equivalente all’importo IMU calcolato considerando la sola detrazione di 200,00 euro”.
Prosegue: “L’iniquità della legge sulla TASI sta nel fatto che le abitazioni principali con rendite più alte pagano una TASI inferiore all’IMU, mentre le abitazioni con rendite più basse risultano penalizzate. L’unica possibilità offerta dal legislatore per limitare la suddetta iniquità è quella data ai Comuni di innalzare dello 0,8 per mille l’aliquota base del 2,5 per mille a condizione che venisse introdotto un sistema di detrazioni che andasse a beneficio delle rendite più basse. Il Comune di Piacenza, pertanto, nel rispetto dei vincoli di bilancio, ha colto questa opportunità introducendo tali detrazioni. Ne ha inoltre prevista un’ulteriore di 50,00 euro per figli di età non superiore a ventisei anni, da applicarsi dal terzo figlio in poi, ed una detrazione di pari importo per figli disabili di età superiore a ventisei anni”.
Continua l’assessore: “E’ importante ricordare che la TASI è dovuta anche dall’occupante dell’immobile (es. inquilino, comodatario, …) nella misura del 10% dell’imposta complessivamente dovuta. IL restante 90% deve essere versato dal proprietario. Al fine di rendere possibile il pagamento da parte dell’occupante, è necessaria la collaborazione dei proprietari degli immobili affinché forniscano i dati catastali degli stessi agli occupanti. Per rendere maggiormente agevole il calcolo del tributo, sul sito del Comune di Piacenza (www.comune.piacenza.it), alle sezioni TASI e IMU, è disponibile un semplice sistema di calcolo guidato per i due tributi, con possibilità di stampare il modello F24 necessario per effettuare il versamento. Sono altresì presenti tutte le informazioni riguardanti le modalità di applicazione delle due imposte”.
Conclude affermando che gli uffici del Servizio Entrate, posti in viale Beverora 57, sono a disposizione dei contribuenti per fornire ogni informazione utile e da lunedì 9 giugno inoltre sarà attivato presso gli sporteli del QUIC un servizio di ricevimento delle autocertificazioni che i contribuenti potranno consegnare per ottenere le agevolazioni previste per TASI e IMU”.
“Il Comune di Piacenza – sottolinea – è consapevole dei disagi che l’applicazione della legge sta causando ai cittadini, ai CAF e a tutti i soggetti che supportano i contribuenti in questa fase. I tempi concessi dal legislatore sono limitati e non consentono ai comuni ampi spazi di discrezionalità. Tuttavia, anche per corrispondere alle sollecitazioni che pervengono al nostro Ente, come del resto a tanti comuni italiani, è in corso la verifica della possibilità di concedere un breve rinvio della scadenza del pagamento della TASI, a condizione che non vengano pregiudicati gli equilibri di bilancio e della cassa dell’Ente.