Alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi (Via San Siro, 13) sabato 7 giugno alle 18: Presentazione del libro di Enrico Gusella "Sulla fotografia e oltre". Intervengono: Eugenio Gazzola, critico d'arte e Enrico Gusella, autore del libro-
E' considerato uno dei più acuti studiosi della fotografia ma, anche, come ricorda Michele Smargiassi (da Repubblica.it), “curatore, critico e storico del medium”. E' Enrico Gusella, “ testimone dell'arte”, di cui è uscito il libro “Sulla fotografia e oltre” (Allemandi Ed.), che sarà presentato sabato 7 giugno 2014, alle ore 18,00 a Piacenza alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi (Via San Siro, 13). Oltre all’autore interverrà Eugenio Gazzola, critico d'arte.
„Testimone dell'arte“, Gusella lo è davvero, come confermano le numerose presentazioni che si sono svolte nei luoghi deputati dell'arte e della cultura del nostro Paese: dall'anteprima di Venezia (Casa dei Tre Oci), a Ferrara (Complesso Monumentale di San Paolo), Verona (Sala Farinati della Biblioteca), Bassano del Grappa (Libreria Palazzo Roberti), Merano (Kunst Merano Arte), Brescia (Libreria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), Treviso (Ca' dei Ricchi), Mestre (Centro Culturale Candiani), Vicenza (Libreria Galla), Rovigo (Accademia dei Concordi), Milano (Armani Libri), MIA Fair, Roma (s.t. Foto libreria galleria) per approdare ora a Piacenza alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi.
Gusella in questo suo suggestivo volume, che lo stesso Smargiassi ha definito „un mosaico di saggi su autori, tendenze, mostre, collezioni, eventi; la mappa di un percorso di lungo passo sulla scena della fotografia italiana e transitata in Italia, ovvero una fotografia della fotografia in un album di 'istantanee' professionali“, esplora la vita e l'opera di alcuni tra i fotografi che più hanno contribuito a rendere interessante e compiuta l'arte fotografica nel nostro tempo.
Attento interprete dell'opera degli artisti selezionati, Gusella scandaglia nella sua analisi discipline e generi a cui questi creativi sono legati, fornendoci una panoramica approfondita sia della loro poetica che del loro modo di intendere il mezzo fotografico. L'intento è quello di delineare una sorta di geografia della narrazione fotografica e approfondire le visioni più interessanti di quegli interpreti del reale che hanno scelto di mettere in campo visioni proprie e singolari pur servendosi di un medium mimetico e appartenente all'epoca della riproducibilità tecnica come la fotografia.
L'ampia analisi dell'autore si articola in otto capitoli, ognuno dei quali ricomprende una serie di saggi dedicati a fotografi di fama internazionale. "Sulla fotografia e oltre" si apre con un'intervista a Mimmo Jodice e al suo modo speciale di percepire la sua città natale, Napoli. Prosegue con una prima grande sezione denominata "Paesaggi", che tra i tanti comprende testi dedicati a grandi fotografi italiani quali Gabriele Basilico, Elio Ciol, Giovanni Chiaramonte, Vittorio Storaro, ma anche riflessioni sulla fotografia di paesaggio che toccano alcuni luoghi attraverso i loro maggiori interpreti: così, sono la Parigi di Robert Doisneau, le strade del jazz di Pino Ninfa, “Roma-Pompei” di Gianni Berengo Gardin e Aurelio Amendola, o Walter Niedermayr, "Tra presenza e assenza".
Il percorso prosegue con il capitolo dedicato al "Reportage". Qui, tra gli altri, sono i luoghi e le storie di Gianni Berengo Gardin, Enrico Bossan e Davide Ferrario. La terza sezione è dedicata al tema dei "Corpi", dove ritroviamo, tra gli altri, i saggi dedicati a Helmut Newton, a Nan Goldin e Cindy Sherman, a Stanley Kubrick, a Spencer Tunick e David LaChapelle. Il testo continua con la sezione "Astrazioni", approfondendo la poetica di grandi artisti quali Man Ray, Mario Schifano, Leo Matiz, e di grandi testimoni della contemporaneità quali Thomas Ruff, Roni Horn, Douglas Gordon.
A conclusione dell'ampio excursus due capitoli affrontano le ricerche specifiche su Diego Valeri, e il tema del collezionismo attraverso la Fondazione di Venezia con il famoso Archivio Italo Zannier, e la collezione Mario Trevisan.
Manuela De Leonardis (Exibart) ha scritto: “Sulla fotografia e oltre è un attraversamento, o meglio un percorso narrativo tra immagini e parole che delineano una mappatura della fotografia del Novecento e del primo decennio del nuovo millennio con uno sguardo al passato (Nadar) e un slancio al presente, soprattutto italiano”.
Dal canto suo, Michele Smargiassi (Repubblica.it) afferma che il volume è “un mosaico di saggi brevi, autori tendenze mostre collezioni occasioni eventi; mappa di un percorso di lungo passo sulla scena della fotografia italiana e transitata in Italia. Una fotografia della fotografia, in un album di “istantanee” professionali”.
Gigi Bortoli (Alto Adige) sottolinea che “Gusella fornisce una panoramica approfondita sia della poetica dei diversi fotografi”, che del loro modo di intendere il mezzo fotografico.
Nicoletta Martelletto (Il Giornale di Vicenza) ricorda che nell'analisi di Gusella è presente “una visione contemporanea che affonda le radici nella tradizione della foto di fine Ottocento, e spazia da Nadar a Roni Horn, intersecando spesso la fotografia con altre espressioni artistiche e più spesso ancora con la poesia”.
Anita Loriana Ronchi (Il Giornale di Brescia) sottolinea in una recente intervista a Gusella un passaggio chiave dell'analisi fotografica. Infatti, parafrasando il linguista russo Roman Jakobson che nei Saggi di linguistica generale poneva il seguente quesito, ovvero “Che cosa fa di un messaggio verbale un'opera d'arte”, allo stesso modo Gusella pone il problema su “Che cosa fa di un testo visivo un'importante fotografia”.
Il volume, presentato in anteprima nazionale a Venezia alla Casa dei Tre Oci, è pubblicato da Allemandi Editore, e fa parte della serie “I Testimoni dell'Arte” che annovera storici e critici di fama internazionale come Angela Vettese, Tom Wolfe, Louisa Buck, Judith Greer, Manuel Gualandi, Giorgio Guglielmino e Alessandra Ruffino.