Riduzione pena per i piccoli spacciatori: “A Piacenza è la metà dei detenuti”

I condannati in via definitiva e recidivi per spaccio lieve di droga potranno chiedere la rideterminazione, al ribasso, della pena. La Suprema Corte ha accolto un ricorso della procura di Napoli e aperto al ricalcolo delle pene, di cui non potranno avvalersi i condannati in via definitiva per spaccio di droghe pesanti. Il via libera, in sostanza, è giunto dalle sezioni unite penali della Cassazione e il nuovo pronunciamento è diretta conseguenza di quello con cui nel 2012 la Consulta aveva dichiarato la incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi. In realtà questo nuovo decreto vive ancora un momento di incertezza pragmatica e ad oggi si possono fare solo calcoli approssimativi e in potenza. Sul tema è intervenuta ai nostri microfoni la direttrice del carcere delle Novate Caterina Zurlo che spiega: “Non temo un esodo di detenuti anche perché è ancora tutto fermo. Certo nel caso piacentino un decreto di questo tipo avrebbe effetti importanti se si considera che il 40 per cento dei detenuti alle Novate è tossicodipendente: nel momento in cui la legge dovesse essere applicata in toto le presenze nel carcere cittadino calerebbero vistosamente”.

Radio Sound

Effettivamente la popolazione detenuta della Casa Circondariale di Piacenza annovera 230 detenuti stranieri (dei quali 223 uomini e 7 donne) e 105 italiani, mentre tra tutti i ristretti quelli con problematiche di tossicodipendenze sono attualmente 160.