Tutto in 40 minuti: il Bakery si gioca l’accesso alla finale

Poche ore e in quaranta minuti ci si gioca la possibilità di arrivare alla finale (palladue alle ore 18:00 al Palanguissola). Piacenza e Cento sono arrivate all’ultima curva prima del rettilineo conclusivo appaiate. Piacenza ha il vantaggio di avere la curva al suo interno (il fattore campo) ma il rettilineo è lungo e Cento può recuperare. Al di là delle metafore Piacenza e Cento hanno vinto meritatamente le due gare in casa per cui tutto è veramente possibile.
E’ una gara che si giocherà sulla tensione, sulla capacità di giocare queste partite, sulla condizione fisica e mentale. I particolari possono fare la differenza. Insomma una partita da gustare fino in fondo e che molti vorranno vedere  viste le richieste di biglietti che la Pallacanestro Piacentina sta avendo.

A proposito di dettagli, il recupero di Tony Gambolati non è un dettaglio da poco visto la qualità del giocatore.

Radio Sound

Ovvio – attacca coach Coppeta, combattivo come sempre – che faremo di tutto per averlo in campo, ma ora stiamo preparando la partita come se non potessimo utilizzarlo.

Cosa vi è mancato a Cento?
La capacità tutte le volte che gli abbiamo ripresi di allungare mettendogli pressione. E comunque dobbiamo fare i complimenti a loro che hanno fatto una super partita dimostrando di meritare la bella

E dal punto di vista tattico?
Abbiamo sbagliato qualche movimento per attaccare la loro zona, ma ci siamo adeguati subito trovando spesso e volentieri buoni tiri dal perimetro e buone penetrazioni.

Bona e Silimbani sono quelli che alla fine vi hanno fatto più male.
Ripeto, loro hanno giocato una super partita ed hanno meritato di riportarci domenica al palazzetto. In quanto a Bona e Silimbani stiamo lavorando su alcuni adeguamenti difensivi per poterli limitare come peraltro eravamo riusciti a fare nella fase cruciale di gara 1.

Oramai vi conoscete alla perfezione, c’è qualcosa di nuovo che ancora si può “inventare” per sorprendere per sorprendere l’avversario.
E’ una continua partita a scacchi tra noi allenatori, ma è difficile trovare quella cosa che possa farti avere vantaggi importanti. Quello che conta è veramente il cuore, la mente ed il fisico dei nostri giocatori.

Capitolo tifo, Piacenza si sta stringendo addosso a questa squadra.
Eh già, per una società che ha tre anni di vita non ci sono dubbi che è un successo. Percepire l’interesse che c’è intorno a noi è veramente piacevole ed uno stimolo in più per regalare alla società alla città e a noi stessi la finale.