Pomodoro prodotto-bandiera di Piacenza per l’Expo: «Occasione impareggiabile»

«Chiediamo al ministro che il tema dell’aiuto accoppiato al pomodoro, aiuto negato dalla commissione Agricoltura della camera, venga riportato all’interno della Conferenza Stato Regioni, sua sede naturale, come previsto dalla riforma del Titolo V della Costituzione». E’ l’appello che il mondo del pomodoro ha fatto ai due assessori regionali all’Agricoltura di Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, e Lombardia, Gianni Fava, nel convegno che si è tenuto questa mattina al Campus agroalimentare Raineri Marcora di Piacenza. “Il futuro del pomodoro alla luce della nuova Pac” è il titolo dell’incontro promosso dal Distretto del pomodoro da industria del Nord e da Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro.

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Al convegno erano presenti il presidente e il direttore di Confapindustria Emilia Romagna (a cui aderiscono le aziende di Pomorete), rispettivamente Cristian Camisa e Andrea Paparo, il presidente di Pomorete Dario Squeri, Gianni Brusatassi, presidente Asipo (associazione di produttori aderente al Distretto) e Roberto Belli, vicepreside del Campus agroalimentare.

«E’ stato un convegno di grande interesse – ha commentato il presidente Camisa – anche perché tutti gli attori principali della filiera del pomodoro a livello locale e di area erano presenti. Abbiamo voluto con forza lanciare questo convegno per rimarcare l’importanza del pomodoro per il territorio piacentino perché crea occupazione, crea indotto e perché sappiamo che il pomodoro è il prodotto bandiera per Piacenza in tema Expo 2015. Questa è una delle ragioni per cui noi abbiamo creato una filiera verticale con Pomorete che da monte fino a valle segue tutta la produzione e soprattutto ne certifica ogni fase. E questo perché oggi come oggi, la terra dei fuochi lo insegna, è sempre più importante sapere non solo quello che c’è sopra il terreno ma anche cosa c’è sotto».

E sempre in tema Expo si è espresso anche l’assessore regionale lombardo Gianni Fava con un ragionamento che ha strappato parecchi applausi a una platea qualificata ma anche varia com’era quella di stamattina (erano presenti anche alcuni studenti di quinta superiore che stanno portando all’esame di Maturità un lavoro dedicato proprio al pomodoro). «L’Expo sarà fantastico, credetremi. Davvero fantastico». Esordisce così Fava, un po’ anche per riportare la questione sui binari corretti dopo il gran parlare a seguito degli scandali per le tangenti. Al netto delle eventuali “porcherie” degli appalti truccati, l’esposizione mondiale milanese del prossimo anno sarà un evento epocale per tutta Italia e non solo per Milano e a Lombardia. «Porterà milioni di persone la gran parte delle quali sarà la prima volta che vengono in Italia – dice Fava – e la metà di quelli che arriveranno per la prima volta in Italia saranno anche alla prima volta in Europa. Un’occasione unica che deve essere colta da tutto il Paese e soprattutto da territori come Piacenza che si trova a meno di cento chilometri dalla fiera di Rho. Non si può non sfruttare un’opportunità del genere ma non tanto spendendo un mucchio di soldi per essere presenti all’interno del Padiglione Italia, cosa importante, ci mancherebbe, ma soprattutto creando eventi, generando attrattività direttamente sul territorio». In altre parole secondo l’assessore Fava Piacenza deve fare in modo che quei sette-otto milioni di visitatori che arriveranno a Milano dal prossimo maggio sino a ottobre 2015 arrivino a Piacenza, magari mentre vanno a Firenze; ma che arrivino qui e si fermino e abbiamo la possibilità e l’opportunità di visitare le bellezze di questo territorio impagabile».