AGGIORNAMENTO – Dopo le proteste dei commercianti negli uffici della Siae questa mattina per i vertiginosi aumenti delle tariffe proprio in vista della Notte Blu che si terrà domani, sabato 24 maggio, in città, i vertici piacentini della società hanno deciso di sospendere gli aumenti stessi e di tornare agli oneri sostenuti sino a poco fa. L'idea è quella di trovarsi di nuovo e di parlarne ma senza mandare a monte una delle manifestazioni più importanti per il commercio piacentino. Morale, gli esercenti hanno alzato la voce e si sono messi tutti insieme e, almeno per ora, la Siae ha dovuto fare marcia indietro.
Stangata dalla Siae sulla Notte Blu dell’Unione commercianti in programma per domani sera. La tegola per molti esercenti che avevano organizzato piccoli eventi per animare il centro è arrivata in questi giorni: aumenti del 300 % e anche di più rispetto allo scorso anno. Il tutto deciso dai nuovi vertici dell’ufficio che evidentemente hanno intenzione di aumentare gli introiti.
Ma la Federazione dei Pubblici esercenti, la Fipe, proprio non ci sta e ha organizzato per questa mattina un sit in di protesta di fronte alla Siae di via Romagnosi. Un’organizzazione improvvisata per iniziativa di Cristian Lertora, presidente Fipe di Piacenza, ma che nel giro di pochissimo ha raccolto molte adesioni a qualsiasi livello. In via Romagnosi si è presentato anche il presidente dell’Unione Commercianti Alfredo Parietti, il direttore Giovanni Struzzola, l’assessore comunale al Commercio Katia Tarasconi e tutti i rappresentanti dei vari comitati di via. C'era anche il professore di Economia nonché musicista Marco Mazzoli. Il problema è comune e davvero molto sentito.
“Un problema che rischia di affossare le già scarse speranze di rilancio del commercio piacentino e di rivitalizzazione di certe zone della città, prima di tutto il centro storico” sbotta Cristian Lertora, parlando di “scelte insensate” da parte dei nuovi vertici Siae, “soprattutto se si considera il momento storico che stiamo attraversando, momento di crisi nera, con 40mila aziende che hanno chiuso i battenti di cui 4500 solo quest’anno”.
E fa un esempio, Lertora, legato alla Notte Blu di domani sera per la quale gli esercenti si sono fatti in quatto, e non solo per aumentare i loro incassi – ci tiene a precisare – ma per rilanciare il centro, per porare gente in giro, per fare qualcosa per la città. L’esempio di Lertora riguarda la banda: “Normalmente spendevamo un centinaio di euro, quest’anno la Siae ci ha chiesto una fish di 1.200 euro. Come si può pensare di fare qualcosa in questo periodo? E’ follia”.
A breve aggiornamenti.