Il Comitato Direttivo della Cgil regionale Emilia Romagna ha eletto oggi con voto segreto la nuova segreteria regionale della struttura. Si conferma la segreteria uscente composta da: Mirto Bassoli, Pietro Bellucci, Daniela Bortolotti, Antonio Mattioli, Cesare Melloni, Simonetta Ponzi, Anna Salfi.
La proposta dei nominativi è stata avanzata dal segretario generale Cgil Emilia Romagna Vincenzo Colla, anch'esso rieletto per un secondo mandato in conclusione dell'XI° Congresso regionale tenutosi il 24 e 25 marzo scorsi.
Il voto segreto ha dato il seguente esito: votanti 141 su 170 aventi diritto, 129 favorevoli (92,1%), contrari 10 (7,1%), 1 astenuto (0,7%), 1 scheda bianca (0,7%).
In apertura dei lavori, il Comitato Direttivo ha altresì eletto alla Presidenza del Comitato Direttivo Maurizio Fabbri, già segretario generale dello SPI Cgil regionale.
Il Comitato Direttivo si riunirà nuovamente a breve, con l'obiettivo di discutere “una proposta programmatica di mandato”, in coerenza con le decisioni assunte nel Congresso regionale che aveva approvato un documento politico conclusivo a larga maggioranza.
Ai lavori ha partecipato Danilo Barbi della Cgil nazionale. Il Comitato Direttivo ha inoltre approvato all'unanimità un Ordine del Giorno per il rifinanziamento immediato della cassa integrazione in deroga.
Finanziare immediatamente la cassa integrazione in deroga
"Il Direttivo della Cgil Emilia Romagna, riunito a Bologna il 22 Maggio 2014, denuncia la grave situazione sociale che si sta determinando a causa del mancato finanziamento da parte del governo degli ammortizzatori in deroga.
Dalle ultime rilevazioni, che riguardano il periodo Gennaio-Aprile 2014, il ricorso alla Cassa integrazione in deroga nella nostra regione è stato pari a 12,4 milioni di ore, che si aggiungono alle 19,6 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria e speciale: 2,5 milioni di ore di deroga in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (alle quali vanno aggiunte circa 4milioni di ore non ancora autorizzate a seguito del mancato finanziamento da parte del governo) e 3,5 milioni di ore in più di cassa ordinaria e straordinaria nello stesso periodo.
Con la mancata copertura finanziaria dell'ultimo periodo del 2013 e dei primi 5 mesi del 2014, nella nostra regione più di 30.000 lavoratori e lavoratrici sono sospesi dal lavoro senza reddito da 7 mesi. Una situazione inaccettabile ed insostenibile.
Se consideriamo anche il fatto che non è stata finanziata l'Aspi collegata alle sospensioni dal lavoro integrate dagli enti bilaterali, la situazione assume toni di drammaticità e trascina decine di migliaia di famiglie nella povertà e nell'indigenza.
Il Direttivo della Cgil Emilia Romagna promuove un'informazione capillare nei posti di lavoro e nel rapporto con le istituzioni locali utile a sostenere la mobilitazione per risolvere una situazione indegna per un paese che si definisce civile.
Il Direttivo della Cgil Emilia Romagna da mandato alla Segreteria Regionale di farsi promotrice di una mobilitazione nazionale da tenersi sotto il palazzo del governo per ottenere il finanziamento del miliardo e seicento milioni previsti dalla legge di stabilità 2014".