Sabato 10 maggio, alle 17, nel salone monumentale al 1° piano della Biblioteca Passerini Landi, nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze della rassegna “La via della trasformazione”. Diana Petech, dal 1994 praticante buddhista nella tradizione zen vietnamita Lâm Té (Rinzai), Scuola di Thich Nhat Hanh, interverrà sul tema “Passi leggeri sui sentieri sassosi: strumenti utili per la qualità della vita nelle condizioni di dolore”.
Insegnante di meditazione, Diana Petech partirà dalla propria esperienza personale per affrontare il rapporto fra il dolore – rapportato alle normali avversità della vita, dalla malattia alla separazione, alla morte – e la sofferenza ulteriore provocata dalla non accettazione di queste difficoltà. Aperta a tutti, per l’argomento affrontato la conferenza può rivelarsi di particolare interesse per chi è affetto da patologie croniche per i familiari e amici di pazienti, per gli operatori sanitari e i volontari del settore.
L’approccio di Diana Petech – che nel 1998, a causa del dolore cronico ha dovuto abbandonare la precedente attività concertistica e discografica come clavicembalista e organista – si fonda su un percorso cognitivo ed esperienziale mirato a distinguere il dolore dalla sofferenza, identificando i processi mentali che contribuiscono a generare quest’ultima e imparando a evitarli.
Traduttrice di libri di Dharma per diverse case editrici – tra cui Mondadori, Corbaccio e Terra Nuova – Diana Petech ha collaborato alla realizzazione del Centro Avalokita ed è tra i fondatori del gruppo telematico Fibroamici, oltre ad avere collaborato alla formulazione del programma riabilitativo Fibromialgia – Programma Benessere con il medico Marco Ghini di Modena.
Passerini Landi, visita guidata alla saletta di Angilberga
Sabato 10 maggio alle 11 – con ritrovo all’ingresso della sede di via Carducci 14 – è in calendario una visita guidata alla nuova saletta multimediale allestita per presentare al pubblico il più antico manoscritto custodito nella Biblioteca Passerini Landi, il Salterio di Angilberga.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito dell’edizione 2014 del “Maggio dei Libri”, campagna di promozione della lettura lanciata dal Ministero dei Beni Culturali, consentirà ai partecipanti di essere accompagnati alla scoperta virtuale dello storico documento, nonché di approfondirne la conoscenza attraverso la mostra che espone testimonianze di storiografia locale, quali i documenti originali riguardanti la donazione che Giuseppe Poggi fece, nel 1820, alla città di Piacenza, commissionando per il manoscritto una preziosa legatura di oreficeria.
Sarà inoltre proiettato il breve documentario realizzato da Silvano Tinelli e Gianluigi Ruzzenenti del Cineclub “Giulio Cattivelli”, su testi di Elisabetta Rausa e Massimo Baucia, ammirando così la riproduzione digitale integrale delle pagine in pergamena purpurea. Il manoscritto, anche grazie alla schede sui protagonisti delle sue vicissitudini, viene così inserito nel contesto delle vicende storiche piacentine: dal suo arrivo nel monastero di San Sisto nell’876, all’epoca della fondazione voluta dalla regina Angilberga, alla sua cessione nel 1803, da parte dei monaci, a Mederic Moreau de Saint-Mery, che lo portò a Parigi, dove fu venduto dai suoi eredi e riacquistato da Giuseppe Poggi per restituirlo a Piacenza.