Avventura in Alta Valtrebbia, dal rafting al trial run: “Scenari fantastici”

Due giorni di sport, avventura, emozioni e scenari mozzafiato immersi nel verde dell’alta Valtrebbia. Si è conclusa oggi, domenica 4 maggio, la seconda edizione di Avventura dell’Alta Valle del Trebbia, una serie di gare a coppe o staffetta in orientamento a partire dal centro Sports In Open Space di Marsaglia di Martino Frova e Gabriella Poggi, da oltre dieci anni punto di riferimento per le attività all’aria aperta in provincia di Piacenza e attrazione consolidata per tantissimi appassionati non solo piacentini.

Radio Sound

Due giorni di gare, dunque: ieri kayak (che poi è stato sostituito dai gommoni da rafting viste le condizioni del fiume, decisamente tumultuoso) e trail run; oggi mountain bike e ancora trial run, tutto in orientamento.

“Giornata fantastica” è stato il commento unanime dei concorrenti. Per quanto riguarda sabato, gli atleti Grifo, Lupo ed Aquila (questi i loro nickname in gara) rispettivamente dei team Veneto Triathlon 1 e Veneto 2 erano a dir poco entusiasti: ”Ieri la giornata è iniziata nel migliore dei modi perché nonostante le previsioni di piogge e temporali siamo riusciti ad avere sole durante entrambe le frazioni in fiume ed in trail. Anche se abbiamo dovuto rinunciare alla canoa per motivi di sicurezza (il fiume era troppo alto) ci siamo molto divertiti in rafting e la prova di nuoto ci ha fatto ben capire cosa significhi trovarsi in fiume con una portata d’acqua alta, con l’acqua che ti spinge dove vuole lei. Molto impegnativa la frazione a piedi ma con panorami meravigliosi, abbiamo incontrato caprioli, lepri, volpi e poiane; tra gli scorci impressi maggiormente nella mente una decine di cascatelle, ponti di fortuna, guadi, ponticelli e borghi in pietra: riuscire a vedere tutto ciò in 20 km di trail è notevole”.

“La componente avventurosa che rende questo tipo di gare molto più divertente rispetto a quelle tradizionali- spiega Gabriella Poggi di Sports In Open Space – è il fatto che la gara è ad orientamento e quindi il percorso non è segnato bensì guidato attraverso una mappa che viene consegnata alla partenza a tutti i concorrenti; in questo tipo di raid avventura non bisogna quindi mai abbassare la guardia e perdere la concentrazione perché sbagliare strada vorrebbe dire accumulare ritardi notevoli rispetto agli altri”.

“Altra componente affascinante in tali raid – prosegue – è quella strategica che ciascun team deve attuare in gara valutando se si è in grado di allungare il percorso per prendere le lanterne bonus o scegliere un percorso più breve e rinunciare ai bonus”..