“Un’emozione incredibile. Pensare di aver passato l’intera nottata in piedi è stata una fatica, ma ne è valsa la pena. Questi Papi ci hanno insegnato a vivere con gioia”. C’erano anche decine di piacentini tra gli 800mila pellegrini che hanno affollato piazza San Pietro e dintorni nel giorno dei quattro Papi. È stata la giornata dei quattro Papi, un evento unico nella storia della cristianità. Si è conclusa con un fuori programma – il giro di Papa Francesco sulla jeep bianca per salutare la folla di via della Conciliazione – la messa di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII a San Pietro. Due Papi sono diventati santi, e altri due erano in piazza: il Papa emerito, infatti, ha accettato l’invito a concelebrare la messa. Prima e dopo la cerimonia, Francesco ha voluto abbracciare il suo predecessore Joseph Ratzinger, emozionando i fedeli. Via della Conciliazione e piazza San Pietro erano gremite di pellegrini già dalla notte: le strade lungo il Tevere e vicino a Castel Sant’Angelo stracolme di persone che non sono riuscite ad avvicinarsi. Secondo le prudenti stime della sala stampa vaticana, erano più di 800mila i fedeli giunti a Roma. Da Piacenza fin da sabato sono partite delegazioni di fedeli, da Comunione e Liberazione all’Azione Cattolica.
I più fortunati sono riusciti ad arrivare alla piazza. Altri sono stati costretti a guardarla dai maxischermi. Ciò però non ha impedito di partecipare alla grande festa, come dice Andrea Fervari: “Ho assistito alle veglie di tutte le nazioni, ho fatto tutto il percorso dalle 2 del mattino fino alle 8 e sono arrivato a poche decine di metri dall’imbocco della piazza. Un percorso faticoso ma bellissimo. Gente sempre in preghiera, a cantare. Fantastico. Torno contento, ho visto qualcosa di incredibile con mi figlia di 14 anni. E’ stata un’occasione storica”.
Come hanno detto Ratzinger e Bergoglio, sta per iniziare il sinodo della famiglia. E a Roma c’erano proprio due piacentini che stanno per sposarsi e che non hanno voluto mancare, Alberto e Beatrice: “Una veglia toccante. La bellezza di sentirsi come un’unica famiglia grazie alla preghiera. Ci ha fatto sentire molto uniti alla Chiesa. Una testimonianza del fatto che con l’aiuto di Cristo questo mi comporta il superare grandi fatiche. Questi quattro Papi hanno trasferito e trasferiscono grandi energie”.
Tra i presenti anche Nicola Gobbi, speaker del Copra Elior e collaboratore di Radio Sound95, e la parlamentare del Pd Paola De Micheli.
“E' stata una giornata di grandi emozioni in una Roma raccolta in preghiera e molto ordinata. La prima emozione al momento di prendere la metropolitana alle 6 del mattino insieme a un folto gruppo di pellegrini polacchi. Presenti anche tantissimi bergamaschi, che cantavano stanchi ed allegri. Poi l'ingresso in una piazza San Pietro blindata e festante: con l'apoteosi della gioia, dell'emozione e dell'intensità nel momento della proclamazione della santità di papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Abbiamo colto l'emozione di Francesco e Benedetto per la strepitosa ovazione della piazza”.
“Al termine della celebrazione religiosa – prosegue Paola De Micheli – intensa e molto partecipata, svoltasi in un silenzio quasi irreale nonostante la presenza nella piazza di centinaia di migliaia di persone, Papa Francesco ci ha fatto dono di un suo passaggio con la 'papamobile'. A pochi metri da noi, sorridente e pieno di energia, ha salutato i fedeli inoltrandosi fino al fondo di via della Conciliazione”.
“Per tutti quelli della mia generazione – fa notare la deputata piacentina – il legame con Giovanni Paolo II è ancora vivissimo e profondo. Ero presente alla veglia per la sua morte, al funerale nel 2005 e alla sua beatificazione nel 2011: non volevo mancare oggi. Con il carico di intenzioni che parenti e amici di Piacenza mi hanno affidato per un giorno di festa e di preghiera.
Papa Giovanni e papa Wojtyla sono santi semplici e coraggiosi, modelli di vita cristiana decisamente attuali per i giovani e, devo sottolineare, anche per chi fa politica. Penso infatti allo straordinario coraggio di Giovanni XXIII, che non esitò a cambiare la Chiesa affrontando il Concilio, comprendendo a pieno la mutazione dei tempi. Ed alla grande capacità di Giovanni Paolo II di mettersi in sintonia con noi che allora eravamo giovani, e ci preparavamo ad affrontare la vita da cristiani”.
“E' stata una giornata speciale che mi piace – conclude – condividere con tutti gli amici e le amiche di Piacenza con i quali ho attraversato l'esperienza della vita cristiana in questi anni. In questa occasione del tutto speciale, è giusto infine evidenziare l'immagine positiva che l'Italia ha trasmesso al mondo, in una Roma molto ben organizzata e capace di abbracciare milioni di pellegrini”.
Non era a Roma, ma in qualche modo era a Piazza San Pietro anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi che su Facebook ha postato una foto che lo ritrae con Giovanni Paolo II durante la sua visita a Castelsangiovanni nel giugno del 1988. Trespidi era vicesindaco di Castello. “Ho potuto stringergli la mano. E’ stato per me un avvenimento indimenticabile”.