Tegola sul Comune: la Ragioneria di Stato contesta irregolarità dal 2008

 Questa mattina il sindaco Paolo Dosi e l’assessore al Bilancio Luigi Gazzola  proveranno a giustificarsi in una conferenza stampa convocata ad hoc. Ma sul taccuino degli ispettori della Ragioneria dello Stato l’elenco di infrazioni commesse dal Comune è piuttosto lungo: mancato rispetto del principio di riduzione della spesa del personale per l’anno 2007; attribuzione di incarichi dirigenziali a tempo determinato in misura percentuale superiore a quella prevista dalle norme; conferimento di incarichi a soggetti esterni in difformità della vigente normativa; carenze nel procedimento di valutazione del Segretario comunale per mancata assegnazione in via preventiva di specifici obiettivi. Più una serie di altri rilievi. Il periodo di contestazioni spazia dal 2008 ad oggi e abbraccia, oltre all’amministrazione Dosi, anche il secondo mandato del sindaco Reggi. Il Comune dovrà prontamente intervenire e correggere le irregolarità individuate dal ministero, ma intanto la polemica politica si è già innescata. Fratelli d’Italia con Tommaso Foti ha dichiarato al quotidiano Libertà che “è una vergogna”. “Ancor più vergognoso che a fronte di nomine di dirigenti ritenute dalla Ragioneria dello Stato illegittime, tutti siano rimasti tranquillamente al loro posto”.
«Silenzio vergognoso». Non usano mezzi termini i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Tommaso Foti e Erika Opizzi nel commentare il ritardo di 14 giorni da parte del Comune nel dare comunicazione della relazione arrivata dalla Ragioneria dello Stato e contenente alcuni rilievi giudicati importanti rispetto all'azione amministrativa. Una relazione depositata negli uffici di Palazzo Mercanti il 3 aprile e comunicata solamente oggi con una conferenza stampa nella sala consiliare seguita a quella in sala Cattivelli, sempre in Comune, tenuta da Fratelli d'Italia. «La Ragioneria dello stato – commenta il consigliere Foti – rileva irregolarità importanti soprattutto con riferimento a certi incarichi dirigenziali del Comune di Piacenza che giudica illegittimi. Si ​tratta di situazioni poco commendevoli ed è inaccettabile che si sia di recente discusso in commissione del regolamento di organizzazione e che nessuno abbia detto che c'è questa relazione. Devo riscontrare che, come si legge nella relazione, alcune parti della stessa sono state inviate alla Corte dei Conti. Questa amministrazione faceva finta di niente e oggi fa questa conferenza stampa solo perché noi abbiamo fatto l'accesso agli atti e abbiamo indetto l'incontro con la stampa in questione. E' vergognoso che non se ne sia parlato Nè in Consiglio né in commissione e chiediamo al sindaco e all'assessore Gazzola in nome della trasparenza che ci spieghino perché in quattordici giorni non abbiano ancora assunto uno straccio di provvedimento nonostante la Ragioneria dello Stato lo chieda chiaramente». 
Appena terminata la conferenza stampa di Fratelli d'Italia i giornalisti sono saliti al piano di sopra e hanno incontrato il sindaco Paolo Dosi e l'assessore al Bilancio Luigi Gazzola che hanno ricostruito la vicenda in questione dando le loro spiegazioni. «Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la documentazione relativa al l'ispezione della Ragioneria dello Stato dello scorso ottobre, dall'8 al 25 – spiega il sindaco – Cento pagine più un allegato di 68 nelle quali vengono fatti rilievi su otto temi specifici e nello stesso contesto vengono rilevati anche aspetti positivi dell'azione amministrativa come ad esempio quello della trasparenza; e proprio in virtù della trasparenza abbiamo voluto comunicare gli esiti di questa ispezione. L'atto completo è disponibile da oggi sul sito del Comune».
«I rilievi che vengono evidenziati – prosegue Dosi – sono di carattere amministrativo, sono concomitanti con azioni di controllo sui dirigenti e funzionari interni. Non c'è nulla di straordinario in questa attività ispettiva che viene fatta a campione. L'appuntamento è fin da ora a quando riceveremo il controesito definitivo alla luce delle nostre controdeduzioni che stiamo preparando e per le quali, naturalmente, ci vorrà del tempo».
 
«L'ispezione si è concentrata sulle risorse finanziarie e umane dell'ente – aggiunge Gazzola entrando nel merito – La relazione che il ministero ha steso è giunta al Comune il 3 aprile scorso. Tutto questo materiale serve ad argomentare otto rilievi; un numero che ha un significato in quanto decisamente ridotto, e va detto, visto che ispezioni simili hanno portato al doppio o al triplo dei rilievi in Comuni simili a Piacenza e in molti altri molti altri come Firenze il cui sindaco è presidente del consiglio, o anche a Roma dove i problemi sono ben più seri».
«Questa relazione non è una sentenza – prosegue Gazzola – Sul sito della Ragioneria dello Stato c'è un massimario dove ci sono tutti i rilievi mossi ai comuni: sono tantissimi. La relazione sarà passata agli uffici competenti. È scritta con un linguaggio tecnico e burocratico, molto per addetti ai lavori. I temi sono diversi: mancato rispetto del principio di riduzione della spesa, le consulenze a soggetti esterni, monitoraggio dei residui attivi e passivi. Cosa faremo? Non essendoci obblighi ad adempiere a quanto è scritto sulla relazione ma solo di controdedurre, noi lo faremo e faremo rilievi visto che riteniamo che non siano condivisibili quelli della Ragioneria. Se i chiarimenti non saranno ritenuti sufficienti ci sarà una segnalazione alla Corte dei conti. Sottolineo con piacere che nella relazione viene segnalato il premio trasparenza al comune di Piacenza».

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Al sindaco e all'assessore viene fatto però notare come alcune voci del documento reso pubblico oggi sono piuttosto semplici da comprendere. Come ad esempio l'omesso rispetto del principio dell'adeguato accesso dall'esterno nelle procedure di stabilizzazioni e nei concorsi interni; l'attribuzione di incarichi dirigenziali a tempo indeterminato «in misura percentuale superiore a quella prevista dalle norme vigenti»; il conferimento di incarichi a soggetti esterni «in difformità alla vigente normativa in materia e con particolare riferimento alla mancata attuazione di procedure comparative, al carattere di temporaneità e del principio di trasparenza e rotazione degli stessi».

«La documentazione fornita alla ispettrice è di oltre trecento pagine – rispondono il sindaco e l'assessore – Ha impiegato sei mesi per fare la sua relazione, ora noi abbiamo bisogno di un po' di tempo per studiarla e controdedurre. Va precisato che le definizioni a cui fate riferimento sono “allargate”, generiche. I nostri uffici dovranno entrare nel merito e capire se si riferiscono a casi particolari, dopodiché diremo la nostra».
 
Il sindaco ci tiene ad aggiungere un aspetto generale che però ha attinenza al caso di specie: «Abbiamo rilevato quanto gli enti locali di trovino sempre più spesso in difficoltà per difformità e contraddizioni normative. È una delle tante difficoltà che ogni giorno dobbiamo affrontare. La nostra amministrazione si è sempre distinta per eccesso di zelo; abbiamo sempre scelto la strada più rigorosa anche quando era la più complicata. Morale: abbiamo la coscienza a posto». E in linea con il sindaco, l'assessore Gazzola conclude con una frase a effetto: «Male non fare, paura non avere».