Psc, proposto “superamento” del campo nomadi: sì del Consiglio comunale

Come sarà la Piacenza del futuro lo si sta discutendo in queste ore in consiglio comunale che entro domani dovrà approvare il Psc, il piano strutturale comunale. Una discussione che tocca tutti gli aspetti urbanistici possibili che, in alcuni casi, si intrecciano a questioni sociali e di ordine pubblico. E' il caso dei campi nomadi, già oggetti di battaglie e discussioni in passato. Oggi in consiglio la discussione si è riaccesa con riferimento a un emendamento presentato da Tommaso Foti ed Erika Opizzi di Fratelli d'Italia che va ad emendare un ulteriore emendamento ponendo il problema in termini vasi e, a quanto pare, piuttosto condivisi all'interno del consiglio stesso, maggioranza compresa. Tant'è che il subemendamento è poi stato approvato con solo quattro astensioni tra le fila della maggioranza. Il nodo della questione posta da Fratelli d'Italia è che i nomadi non sono più nomadi bensì sono diventati stanziali, con tutte le conseguenze che ne derivano. Ed è proprio questo l'aspetto sottolineato dal consigliere Foti, anche dal punto di vista normativo: i campi nomadi sono stati istituiti per legge quando i nomadi erano tali e oggi non lo sono più. Ha precisato che non intende portare avanti una guerra di principio su questo tema ma che al contrario vuole porre all'attenzione di tutti una realtà di fatti ormai definita incontestabile. 

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E se questa è la cornice del tema, sulla quale si sono detti d'accordo anche esponenti della maggioranza e di schieramenti politici non certo vicini a Fratelli d'Italia (Christian Fiazza del Pd in testa, e poi Lucia Rocchi dei Moderati e Andrea Gabbiani del Movimento 5 Stelle), sono poi scesi nel dettaglio di problematiche più specifiche altri consiglieri della minoranza. Marco Tassi (Pdl) ha sottolineato, ad esempio, come negli ultimi anni sia stato speso dal Comune oltre un quarto di milione di euro per le utenze dei nomadi. E ha proposto provocatoriamente che l'amministrazione paghi le bollette agli anziani con la pensione minima. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Marco Colosimo di Piacenza Viva: i nomadi non pagano le bollette, nei campi ci sono carenze dal punto di vista dell'igiene e della sicurezza; basta dunque favorire situazioni e contesti che portano problemi invece che risolverli. Erika Opizzi, di Fratelli d'Italia, tira le fila del ragionamento e della proposta basandosi sui dati emersi da uno studio dello Svep commissionato dall'Unione Europea dal quale emerge come tali campi siano perlopiù diventati luoghi di degrado urbano e non di integrazione e aiuto. In altre parole, sono superati nei fatti e tali spazi vanno restituiti alla città e ripensati. Magari anche per studiare soluzioni di integrazione più efficaci. 

Contrari alla proposta i consiglieri Giovanni Castagnetti dei Piacentini per Dosi, Guglielmo Zucconi (Gruppo Misto). 

Favorevole alla proposta di Fratelli d'Italia, e dunque al subementamento, anche l'assessore Silvio Bisotti.