È gremito anche il piazzale esterno della piccola chiesa di Carmiano di Pontedellolio per la messa funebre celebrata da don Gigi Bavagnoli. Fasce tricolori, divise, simboli dell'Unicef; tantissime persone, amici e autorità, vogliono dire addio a una delle figure senz'altro più rappresentative della recente storia locale e non solo: Gianni Cuminetti, avvocato, titolare di uno degli studi più importanti del Foro piacentino, nonché fondatore dell'Unicef nazionale, l'organizzazione che da sempre si occupa di tutelare i bambini del mondo, e dal 1978 presidente della sede piacentina. In prima fila – composti nel dolore e con l'orgoglio negli sguardi per un padre e un fratello che ha lasciato un segno indelebile per il bene che ha fatto – ci sono i sono i due figli, anche loro avvocati, c'è la figlia, titolare di un noto agriturismo proprio a Carmiano, e c'è la sorella. Poi le autorità: ci sono sindaci, assessori, rappresentanti del mondo forense, dell'associazionismo e dell'industria; c'è il presidente della Provincia, ci sono rappresentanti della Regione e tantissimi altri ancora. Anche se non fisicamente ma per tramite di un messaggio letto dal parroco di Carmiano, è presente anche il vescovo Gianni Ambrosio: "Mi unisco al cordoglio di tutti i presenti per la scomparsa dell'avvocato Giovanni Cuminetti – scrive – Ricordiamo la sua competenza, la passione, l'alto senso della giustizia e l'attenzione a tante problematiche sociali a partire dall'infanzia sociale e per aver portato nel mondo valori".
"Aveva dentro Dio nel suo cuore – aggiunge poi don Luigi – ed è per questo che ha fatto tante buone cose nella sua vita. Veniva a messa qui, entrava prima e si metteva in disparte a leggere il foglietto che ogni domenica appoggiavo sulle panche della chiesa".
Ci lascia un grandissimo personaggio, e lo diciamo abbracciando il figlio Paolo: "E' vero – risponde con gli occhi lucidi ma col sorriso degno di un Cuminetti – Ma soprattutto era un grande papà, credimi". Ed è difficile per un padre immaginare soddisfazione maggiore della stima sincera e profonda di un figlio adulto.
"Era un uomo buono e sono orgoglioso di essere stato suo amico" commenta commosso il presidente della Provincia Massimo Trespidi, e dello stesso tenore è il ricordo di Pierangelo Metti, decano del Foro piacentino: "Era corretto anche nelle cause civili – dice – oltre che preparato come pochi".
"Un mito per noi dell'Unicef" afferma orgogliosa Lia Boschetti, presidente regionale dell'associazione a nome anche del presidente nazionale assente per malattia.
Tutto tranne che formale e di circostanza la presenza a Carmiano dei vertici di alcune grosse ditte piacentine, come la Bolzoni e la Selta, seguite professionalmente da Cuminetti. "Guardi, era da cinquant'anni che l'avvocato Cuminetti ci seguiva – dice Emilio Bolzoni, peraltro già presidente di Condindustria – Essere qui oggi è come essere in famiglia. Una perdita davvero pesante".
Una piazza o una via importante di Piacenza intitolata subito a Gianni Cuminetti. Risponde così alla richiesta di un ricordo dell'avvocato, Amanda Castello, fondatrice dell'associazione Paolo Parra di Bettola che si occupa di seguire le persone che soffrono nella fase terminale della vita e di cui Cuminetti era consigliere. "Il sindaco e le autorità ci pensino seriamente – conclude – Sarebbe il giusto modo per onorare la memoria di un uomo che tanto ha dato alla sua città".
Infine Alessandro Confalonieri, colonna portante dell'organizzazione della Placentia Marathon for Unicef la cui idea era nata più di vent'anni fa proprio a Gianni Cuminetti. "Ha partecipato a tutte le riunioni – ricorda Confalonieri – Aveva un'energia positiva che ci ha contagiati tutti".