Mi Piace Pediatria, i medici pediatri a congresso a Piacenza

Circa 130 pediatri si sono dati appuntamento questa mattina al Park Hotel di Piacenza per la seconda edizione di Mi Piace Pediatria, il congresso dei medici pediatri che vede partecipanti da tutta Italia.

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Come ha spiegato ai nostri microfoni il promotore dell’ iniziativa, il Prof. Giacomo Biasucci, “Si tratta della seconda edizione del convegno con cui intendiamo istituire un appuntamento costante, annuale, per dare un riferimento ai colleghi pediatri della zona, a livello regionale”.

Quest’ anno è anche l’ occasione per celebrare il congresso regionale della SIPPS, Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale di cui Biasucci, direttore del Dipartimento Materno infantile dell’Ausl di Piacenza, è responsabile per l’ Emilia-Romagna.

Tre i macrotemi trattati dai relatori nel corso dei lavori che si protrarranno per tutta la giornata: il dolore nel bambino, importante campanello d’allarme, come spiega il Dott. Giuseppe Gregori, per orientarci nella diagnosi e gestire la terapia.   

Altro macrotema è quello delle vaccinazioni, di cui si è parlato molto in queste settimane a causa della diffusa disinformazione sull’ argomento e del rifiuto da parte di alcuni genitori di sottoporre il bambino a questa importante profilassi.

Come precisa il prof. Biasucci, “Essere contro le vaccinazioni significa essere contro la prevenzione e vuol dire tornare alla preistoria, considerando quante vite umane e quante malattie sono state debellate finora”.

Anche per il dott. Roberto Sacchetti c’è una cattiva informazione e “C’è una grossa criticità sulle vaccinazioni. Oggi – afferma il medico – sono sotto un’ attenzione sbagliata da parte dei media e da parte dei genitori che trovano sui social network, informazioni che non corrispondono ad alcuna verità scientifica”.

Infine una sessione sarà dedicata all’ alimentazione. Si vuole diffondere, ha detto Biasucci, la cultura della scienza della nutrizione in questa epoca in cui stiamo vivendo l’ obesità anche in età pediatrica. Quindi vorremmo orientarci – ha concluso – verso la prevenzione di queste patologie.