Premio Ubu per il teatro 2011 a Mario Martone per la miglior regia, è un viaggio visionario attraverso l’anima più profonda di Giacomo Leopardi e i temi fondamentali della sua opera. Atteso appuntamento al Teatro Municipale di Piacenza con lo spettacolo “Operette morali”, in scena martedì 25 e mercoledì 26 marzo alle ore 21 a chiusura del cartellone Prosa della Stagione “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri, il Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, Iren.
Lo spettacolo “Operette Morali” con la regia di Mario Martone è senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico a Piacenza in questa Stagione di Prosa “Tre per te” 2013/2014. Altrettanto atteso, quindi, l’incontro con la compagnia del Teatro Stabile di Torino, che si terrà mercoledì 26 marzo alle ore 17.30 nel Ridotto del Teatro Municipale (e non Teatro Comunale Filodrammatici come inizialmente previsto). Ad intervistare i protagonisti dello spettacolo “Operette morali” sarà il giornalista e critico teatrale Enrico Marcotti. L’ingresso è gratuito. Si tratta dell’incontro conclusivo del ciclo “Ditelo all’attore” organizzato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “Informazione Teatrale”, ciclo che mette a confronto il pubblico con i protagonisti della Stagione di Prosa del Municipale.
La produzione del Teatro Stabile di Torino è senza dubbio una sfida vinta da Martone, che da un capolavoro della letteratura italiana ha tratto uno degli spettacoli di maggior successo degli ultimi anni, per la terza stagione in scena. E a Piacenza si annuncia ancora una volta il tutto esaurito.
Nutrito il cast di attori: Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Barbara Valmorin, Victor Capello. Interpreti di generazioni diverse attraverso la cui voce e presenza scenica la parola vibrante di Leopardi prenderà vita. Le scene sono di Mimmo Paladino, le luci di Pasquale Mari, i costumi di Ursula Patzak, i suoni di Hubert Westkemper, dramaturg Ippolita di Majo, aiuto regia Paola Rota, scenografo collaboratore Nicolas Bovey.
Le “Operette morali” sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. «L’idea di Mario Martone – scrive Ippolita di Majo, dramaturg dello spettacolo – di mettere in scena le “Operette morali”, un testo fuori dal canone della letteratura teatrale, nasce dal serrato confronto con la cultura e con la storia d’Italia del XIX secolo che lo ha impegnato negli ultimi anni di lavoro in campo cinematografico. A monte sta l’urgenza, artistica e civile, di riandare alle origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi sui suoi potenziali e i suoi limiti: da Alfieri a Manzoni, appunto a Leopardi. Si tratta di un testo che non si può definire teatrale in senso classico, ma che è stato pensato come una commedia, in una lingua e con una struttura così vive e moderne da far saltare i riferimenti drammaturgici del secolo in cui è stato scritto per approdare a una profonda consonanza con esperienze fondamentali del teatro del Novecento».
Il regista sta attualmente lavorando a un film dedicato alla gioventù del poeta recanatese: “Il giovane favoloso”, protagonisti Elio Germano (Leopardi) e Michele Riondino (Ranieri), e poi Massimo Popolizio, Isabella Ragonese, Raffaella Giordano, Valerio Binasco, Anna Mouglalis, Iaia Forte, Edoardo Natoli, Sandro Lombardi, Danilo Nigrelli, è ora alla fase di montaggio.