Vertice questa mattina a Palazzo del Governo per stabilire tempi e modalità di intervento per il contingente di 40 profughi arrivato venerdì scorso a Piacenza.
A coordinare il vertice è stato il prefetto Anna Palombi, che ha rimarcato che l' incontro odierno è anche l' occasione per lei, insediatasi da poco, di conoscere le più piccole realtà territoriali dei comuni della Provincia.
“Si deve trovare una collaborazione – ha detto ancora – per la ricollocazione di questi cittadini stranieri arrivati venerdì. Per loro al momento sono stati stanziati 30 euro più iva pro capite per garantire loro vitto,alloggio e avere un minimo di conforto morale ed assistenziale.”
La Provincia di Piacenza – afferma l’ assessore Pierpaolo Gallini – benché sia in una fase di ridimensionamento, entra a far parte di questo lavoro di coordinamento con la Prefettura che svolgerà questo lavoro di organizzazione e alla quale daremo la massima collaborazione”.
Palazzo Mercanti, per bocca dell’ assessore al nuovo welfare, Stefano Cugini, fa sapere che il Comune farà la sua parte: “di più non possiamo permetterci, ci possiamo mettere impegno, volontari ma non possiamo togliere un euro dalle nostre risorse. Stiamo facendo alcune analisi circa le strutture che dovrebbero ospitare i migranti”.
Il comune di Cortemaggiore, invece, è balzato agli onori della cronaca dei giorni scorsi per il suo diniego ad accogliere i migranti. Il sindaco Gabriele Girometta spiegato che “il luogo che è stato individuato non è adatto poiché si tratta di un convento risalente alla fine del ‘400 che ospita alcune opere di valore artistico come quadri del Pordenone”. Girometta conclude suggerendo le caserme dismesse a Piacenza dove i migranti potrebbero essere ospitati.
All’ incontro hanno partecipato anche Croce Rossa Italiana, presente con il presidente Zurla, Paolo Rebecchi di ANPAS e la Caritas piacentina con Francesco Millione.