Una brutta caduta. Cosi si può riassumere la sconfitta di Pavia. Se Livorno era apparsa un incidente accettabile dopo otto vittorie consecutive e Bologna era apparsa una sconfitta figlia della poca attitudine a giocare davanti a oltre 4 mila persone, Pavia è stata la classica sconfitta che non ti aspetti perché non ha reali giustificazioni. Non perché Pavia non meriti rispetto soprattutto in casa dove ha vinto nove partite su indici (sconfiggendo tra le altre Tortona e Bologna, ossia le prime due della classifica) ma perché Piacenza non ha messo in campo quella voglia di vincere che gli avversari hanno dimostrato in maniera copiosa. Ecco perché Pavia è da considerarsi una brutta caduta ed anche coach Coppeta lo sa perfettamente.
“Ho rivisto la partita – ammette il tecnico piacentino – e mi sono scoperto alla fine più arrabbiato di domenica, avendo la conferma di un atteggiamento che mi ha portato alla memoria la Bakery di inizio campionato. Una squadra che nel momento di difficoltà si è disunita pensando di vincere la partita singolarmente e non di squadra come abbiamo sempre fatto ultimamente. Ecco diciamo che Pavia deve essere un episodio e dobbiamo ripartire subito di slancio a cominciare da sabato sera contro Mortara”.
Il fatto che avete abusato del tiro dalla lunga distanza è figlio di?
“Dell’incapacità di giocare di squadra. Non siamo mai riusciti a giocare con i lunghi e ci siamo limitati a prendere un tiro invece che appoggiarci verso un compagno meglio piazzato. No, insomma una partita da dimenticare, anzi da ricordarsi a lungo per non sbagliare più”.
Sabato (ore 21 al Palanguissola) arriva Mortara probabilmente la sorprese più positiva di questo campionato.
“Assolutamente si. Sono partiti con ambizioni di salvarsi ma strada facendo hanno dimostrato di potersela giocare a livello superiore tanto è vero che sono a soli due punti da noi. Sono una squadra abituata a giocare assieme da tempo a cui si sommano le qualità indivuali di diversi giocatori quali Mossi, Cavallaro e Del Sorbo. Possono fare molto male a qualsiasi squadra tanto è vero che la partita di andata la vincemmo solamente all’ultimo tiro”.
Che Bakery deve scendere sul parquet per superare i lombardi?
“Dal punto di vista caratteriale, una squadra concentrata, attenta e con fame di vincere. Dal punto di vista tecnico tattico, una squadra che non deve far correre Del Sorbo e che deve gestire la partita facendo il suo basket. Cosi si può e si deve vincere”.
Quattro partite e poi fase ad orologio. Quanto contano le partite adesso?
“Moltissimo ma come sostengo da tanto tempo, il momento decisivo per decidere la griglia sarà la fase ad orologio che ci vedrà giocare 4 partite in due settimane. Sono convinto che li vedremo diverse sorprese e che nessuno può essere sicuro di poter mantenere o migliorare la posizione di classifica attuale”.
All’intervallo della partita (€ 5,00 il biglietto unico, gratuito per gli under 14) continua la presentazione dei centri minibaket collegati alla Pallacanestro Piacentina. E’ il turno dei minibasket di Castelsangiovanni, Gossolengo e Pianello.