Questionario comunale a scuola parla di “lesbicone” e “finocchi”. E’ polemica

Scoppia la polemica, inaspettata, in Consiglio comunale e promette di andare ben oltre l’aula di palazzo Mercanti. A sollevare la questione, il consigliere del Pdl-Nuovo Centro Destra, Giovanni Botti. In pratica, Botti ha chiesto conto all’assessore Giulia Piroli (delega a scuola e pari oppurtunità) di un questionario che starebbe circolando nelle scuole superiori piacentine (classi quinte) inserito nel progetto Ready che punta a promuovere una cultura del rispetto delle differenze e riduzione del fenomeno dell'omofobia. Secondo Botti, un questionario “fuori luogo nelle modalità e nelle tempistiche”. (LEGGI IL QUESTIONARIO IN ALLEGATO)
E, forse, anche per la crudezza delle domande poste ai giovani: “Nella tua scuola quante volte senti parole per indicare gli omosessuali come finocchio, frocio, lesbicona, dette in modo offensivo?”, oppure “l’omosessualità è per te malattia, peccato, perversione, relazione affettiva, modo di essere, contronatura?”, queste alcune delle questioni poste.
“Mi auguro che non stia circolando – ha detto Botti – ma è arrivato ai presidi delle scuole secondarie di secondo grado. Il problema è che, per come è posto, cioè anonimo e chi lo ha redatto, risulta ambiguo, ideologico e fazioso”. Anche perché, ha sottolineato Botti, “pone delle domande che devono ricevere risposta spontanea ma senza adeguata preparazione da parte dei professori che permetta di affrontare il tema in maniera seria. Spero davvero che i presidi non consegnino il questionario e si affidino a dinamiche più complesse, mediche, sociologiche ed educative”. 

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“La reazione del consigliere Botti è scontata, per la sua appartenenza e sensiblità – ha risposto l’assessore Giulia Piroli -, che ha poi chiarito come “il questionario sia stato diffuso a livello nazionale dall’Agedo, associazione genitori di omosessuali. In più scuole in Italia e si rivolge a studenti maggiorenni”. Il progetto e il relativo questionario, quindi andrà avanti nelle scuole piacentine, assicura l’assessore: “E’ utile per poter indirizzare delle politiche a favore degli omosessuali, le critiche nascondono un  velo di ipocrisia. Con le sollecitazioni che gli arrivano dall’esterno alla scuola, i giovani sono sempre più avanti della politica”. 

LE COMUNICAZIONI IN CONSIGLIO COMUNALE

Nelle comunicazioni in consiglio comunale Roberto Colla (Moderati) ha toccato il tema degli asili d'Infanzia. "Difendiamo gli asili pubblici perché il rischio è che da sette asili gestiti direttamente si passi a tre. L'amministrazione deve essere più coraggiosa in sede di bilancio". Opinione alla quale si è accodato anche il collega Carlo Pallavicini (Prc).

Tommaso Foti (FdI) ha espresso vicinanza e solidarietà alle categorie dei tabaccai e dei farmacisti "purtroppo ormai diventati il bancomat della criminalità". E ha poi toccato temi di carattere viabilistico e urbanistico: "L'ex area Camuzzi è ancora abbandonata e il futuro della ex Manifattura e Tabacchi ancora incerto. In quella zona assistiamo a un vero e proprio tappo dal punto di vista del traffico rappresentato dal semaforo all'inizio di via Raffalda e via XXIV Maggio. Basterebbe poco per intervenire e sistemare un quadrante che provoca molti rallentamenti (anche per effetto della mancata sincronizzazione dei semafori). Nonostante le rotatorie su alcuni assi abbiano prodotti ottimi risultati, in altre zone è caos come piazzale Roma e piazzale Marconi".

Il leghista Massimo Polledri ha criticato il tendone in favore delle donne esposto sabato scorso. "Quello sciarpone è antiestetico".

In tema di commercio Marco Pascai (Pd)  ha criticato la cabina di regia per aver bocciato l'idea del Mercato del Forte: "Non si devono vietare iniziative private, il commercio si basa su quello che dicono i consumatori, non le associazioni di categoria".

Di quote rosa nelle liste elettorali ha ragionato Barabara Tarquini (M5S) stigmatizzando un dibattito, anche a livello nazionale, che non focalizza l'attenzione reale su una reale questione di genere, bensì di opportunità.
Stefano Perrucci (Pd) ha toccato la questione Ricci Oddi: "Sarebbe bello fare in futuro della Ricci Oddi il punto di diamante dell'offerta culturale. Il Comune deve andare a caccia di finanziamenti privati, ma ancora si fa troppo poco e non si sfruttano le potenzialità della Galleria che, oltretutto, è in calendario con pochissimi eventi all'Expo 2015".
Marco Tassi (Pdl) ha chiesto al Comune le vere ragioni "per cui sono state tolte le fioriere dalla Caorsana". Ha poi criticato il progetto di rilancio del quartiere Roma varato dall'assessorato al Welfare sotto il nome di Porta Galera 3.0.
Il capogruppo del Pd Daniel Negri è tornato sul tema degli asili. "L'amministrazione sta facendo scelte corrette riservando posti convenzionati nelle strutture".