Richiesta danni del Piacenza: “Obiettivo far emergere le varie responsabilità”

AGGIORNAMENTO ORE 12 e 40 –  L'udienza di oggi con la richiesta danni dell'ex Piacenza calcio verso i tesserati coinvolti nello scandalo scommesse, è stata rinviata al 9 luglio, per permettere un tentativo di conciliazione fra tutte le parti in causa.

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L'avvocato Daniele Pezza, che rappresenta  la curatela fallimentare dell'ex Piacenza Calcio. "Oggi per la prima volta ci siamo incontrati tutti. Il primo momento dove siamo riusciti a mettere sul tavolo del giudice tutte le posizioni; io mi auguro si possa arrivare a un risarcimento per il Piacenza calcio, anche se difficilmente per i 7 milioni di Euro richiesti. La cifra sarà minore perché alcune posizioni sono state ridimensionate dalla giustizia sportiva e il processo penale di Cremona deve ancora terminare. Non è per noi un udienza pilota. Non ci interessava essere i primi in Italia, ma solo far emergere le varie responsabilità, a seconda dei casi più o meno gravi, dei tesserati coinvolti nella vicenda che ha portato un danno al Piacenza calcio". (in allegato l'audio intervista di Marcello Pollastri all'Avvocato Pezza)


L'avvocato Daniele Pezza, che rappresenta  la curatela fallimentare dell'ex Piacenza Calcio, presenta oggi alle 12 in tribunale la richiesta danni contro gli ex tesserati biancorossi coinvolti nello scandalo del calcioscommesse del giugno 2011 e per questo condannati dalla giustizia sportiva. Il risarcimento chiesto a Cassano (6 anni ed 3 mesi di squalifica), Catinali (5 mesi), Conteh (1 anno e 8 mesi), Gervasoni (5 anni di condanna), Sbaffo (16 mesi ) Rickler (1 anno e 2 mesi) e il Ds De Falco ( Un anno di inibizione. La prima squalifica è stata ridotta perché da illecito si è passati all'imputazione per mancata denuncia dell'illecito consumato nella gara Albinoleffe – Piacenza del 2010 terminata 3 a 3 con un giro di scommesse molto importante) è di 7 milioni di euro. La prima udienza si è tenuta a Piacenza lo scorso 5 novembre 2013, davanti al giudice del lavoro Giovanni Picciau. I tesserati coinvolti dovranno rispondere per il presunto danno provocato al Piacenza Calcio per il mancato incasso, circa 5 milioni di euro, dei diritti pay Tv del campionato di serie B, le multe pagate dal Club per la vicenda (50 mila Euro) e il danno creato alla società punita con 4 punti di penalizzazione scontati poi nel campionato di Lega Pro – Prima divisione. Quando il Piacenza calcio era già fallito si è visto infliggere altri 11 punti di penalizzazione da scontare in seconda divisione e altri 70 mila Euro di multa. 

Sarà un' udienza dell'importanza nazionale, perché altri Club potrebbero seguire la strada intrapresa dall'ex Piacenza calcio, verso i propri tesserati coinvolti nello scandalo del calcio scommesse e condannati dalla giustizia sportiva.