Come ogni anno il Festival di Sanremo divide i piacentini: ci sono i detrattori, gli amanti della kermesse musicale e c'è anche chi dice di non guardarlo ma poi, sotto sotto, facendo zapping, una sbirciatina a Rai Uno la dà lo stesso.
I numeri degli ascolti, tuttavia, sono impietosi e al termine della prima serata presentano il conto: a guardare la prima serata ci sono stati due milioni di telespettatori in meno rispetto alla precedente edizione, sempre targata Fazio/Littizzetto. I dati Auditel parlano di uno share del 45,93%, pari a 10 milioni 938 mila spettatori. Si tratta sempre di numeri ragguardevoli ma non per il Festival, considerato programma di punta del palinsesto Rai.
Per trovare dati peggiori bisogna andare al 2008: la coppia Baudo-Chiambretti fa registrare il minimo degli ultimi 10 anni (2004-2014) con un ascolto netto di 7 milioni e 680 mila spettatori.
Il giorno dopo la prima serata siamo scesi in strada con il nostro microfono a raccogliere le impressioni dei piacentini. Abbiamo chiesto loro un parere sulle canzoni e soprattutto sui conduttori, Fazio e Littizzetto. Tra i nostri intervistati sembra prevalere un'opinione comune: il Festival non è più quello di una volta.
La Messa cantata, la liturgia musicale nazionalpopolare celebrata per anni da Pippo Baudo sembra cosa ben lontana dal Festival di oggi. Sempre secondo i nostri intervistati, anche il livello qualitativo delle canzoni si è abbassato e non bastano più solo i grandi nomi per fare un grande Festival.