Tasse e burocrazia, artigiani e commercianti piacentini alla protesta di Roma

Circa 60mila rappresentanti delle categorie di artigiani e commercianti hanno sfilato a Roma quest’oggi in piazza Del Popolo per chiedere una minore pressione fiscale e meno burocrazia. Addetti ai lavori riuniti sotto l’insegna di R.E TE. Imprese Italia, associazione che raggruppa Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.

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Anche una folta delegazione di CNA Piacenza, capitanata dal presidente provinciale Dario Costantini e dal direttore Enrica Gambazza, ha preso parte alla grande manifestazione di protesta. Una protesta oceanica – si stimano circa sessantamila partecipanti – ma soprattutto una protesta civile, pacifica e composta che ha unito con lo stesso intento artigiani, piccoli e medi imprenditori e commercianti che hanno chiesto a gran voce aiuti concreti alle istituzioni e al mondo della politica, ma soprattutto meno tasse per chi produce e fa impresa a favore dell’Italia.

“Abbiamo trovato associati CNA ma anche di altre Associazioni di categoria – precisa Dario Costantini – giunti a Roma da tutte le parti d’Italia. Tutti accomunati dalla necessità di chiedere a chi guida il nostro Paese meno tasse ma anche meno burocrazia. Questa iniziativa di protesta era stata programmata alcune settimane fa e non pensavamo di trovarci di fronte ad un repentino cambio di Governo; le nostre richieste, tuttavia, sono state dirette anche a Matteo Renzi, a cui abbiamo chiesto, attraverso i nostri slogan, di restituirci il nostro presente ed il nostro futuro di imprenditori. Il sistema associativo di CNA ha risposto in maniera esemplare in questa occasione, mostrandosi coeso e compatto, ma facendosi anche interprete delle esigenze e delle necessità dei suoi imprenditori che, a questo punto, hanno un disperato bisogno di aiuto, un aiuto vero e non più procrastinabile che può venire soltanto dalla politica e dalle istituzioni. In questi ultimi anni hanno chiuso i battenti circa mille imprese ogni giorno; l’Italia non può più permettersi una simile situazione. Gli imprenditori oggi lo hanno fatto capire chiaramente e in maniera civile; ora attendiamo risposte concrete”.

 

<< Una giornata memorabile – afferma il Presidente dell'Unione Commercianti Alfredo Parietti – e' stata una esperienza unica, ringrazio tutti i colleghi commercianti che insieme a noi sono scesi a manifestare a Roma. Li ringrazio – prosegue il Presidente – perché hanno deciso di rinunciare ad una giornata di lavoro per protestare insieme a tutti noi contro uno Stato che non ci ascolta, uno Stato che promette ma poi non mantiene. E' stata la prima volta che più di 60.000 piccoli imprenditori (commercianti, artigiani) hanno deciso di scendere in piazza e farsi sentire, hanno deciso di chiedere un cambiamento serio. Perché non c'è Italia senza impresa e non c'è futuro senza di noi. La situazione non permette più di rimandare scelte importanti. Credito, fisco, legalità, lotta all'abusivismo e alla contraffazione, queste sono le tematiche su cui chiediamo immediati interventi e per le quali abbiamo deciso di scendere in piazza oggi insieme a tutti i nostri associati e alle altre categorie imprenditoriali. Le nostre imprese non devono solo sopravvive ma devo
essere messe nelle condizioni di crescere. Ripeto occorre un cambiamento per permettere a tutti noi di avere un futuro. Uno spirito, quello del cambiamento, che porteremo con noi anche a livello territoriale perché è anche li' che come Unione Commercianti possiamo farci sentire. Come ha dichiarato il nostro Presidente Confcommercio Carlo Sangalli vigileremo perché questa giornata non venga presto dimenticata e saremo pronti a tornare in piazza per ricordare a chiunque guiderà il nostro paese che ci siamo e ostinatamente continueremo ad esserci perché amiamo il nostro lavoro e vogliamo continuare a farlo. Ancora un grazie a tutti i nostri associati commercianti. E' così che si dimostra di essere una "Associazione".