La Rebecchi Nordmeccanica porta in Italia un “pro” del baseball caraibico. Per il monte di gara2 i biancorossi potranno contare, nel campionato di A Federale, sul potente braccio del venezuelano Pedro Guerra. Raggiunto l’accordo per metterlo a disposizione dell’allenatore Gianluca Marenghi a partire dalla metà di marzo. Il pitcher sudamericano ha appena terminato la Liga Paralela Venezuelana con Magallanes ( pgl 1.33). Destro, ventiquattro anni, buoni trascorsi in franchigie americane. Sotto contratto dal 2007 al 2011 con i Minnesota Twins e nel 2012 con i New York Yankees. Dopo il dominicano Wady Rufino nel 2011 è così il secondo ex NY Yankees a vestire il biancorosso del Piacenza. Ma ripercorriamo la carriera di questo lanciatore forte di 183 cm. di altezza e 82 kg. di peso. Entra nel professionismo nell’ottobre 2006 firmando come detto con Minnesota Twins e dall’anno successivo si fa le ossa nella Summer League Venezuelana e nel 2008/2009 in quella Dominicana. Il salto nelle Minors americane nel 2010 con i Beloit Snappers nella Midwest League di Singolo A. Stessa casacca nel 2011 mentre nel gennaio 2012 mette la firma sul contratto più prestigioso, quello con gli Yankees. Sul mound dei Charleston RiverDogs (South Atlantic League) è proclamato, a fine stagione, “Pitcher of the Year”. Le sue prestazioni convincono i Tigers di Aragua (Ven) a chiamarlo come rinforzo nella Serie del Caribe, il prestigioso torneo tra le squadre Campioni di Messico, Portorico, Venezuela, Rep. Dominicana e da quest’anno Cuba. Praticamente la Champions League caraibica. I siti specializzati d’oltreoceano riportano su di lui scouting report davvero interessanti: una dritta che supera le 90 miglia, uno slider da 80-83, una curva da quasi 80 ed un cambio da 76-80 miglia. Performance che, se confermate sul campo, potrebbero consentire alla squadra di Marenghi di reggere il confronto con le squadre avversarie, anch’esse rinforzate da campioni provenienti da Leghe “Pro”. L’arrivo di Guerra impone alla Rebecchi Nordmeccanica la rinuncia a Nibaldo Acosta, l’altro venezuelano che da diverse stagioni rappresentava la prima scelta straniera in casa biancorossa. Una separazione consensuale che non compromette in alcun modo il rapporto con uno dei giocatori più amati dalla piazza piacentina. Peraltro Acosta ha già trovato modo di accasarsi in Italian Baseball League nella matricola Padova e chissà che, una volta terminata la carriera, le strade tornino a congiungersi, magari col venezuelano in qualità di tecnico.