Potrebbe essere stato il senso profondo di frustrazione di un dipendente a scatenare l’"affaire" Antonveneta. Il forte rancore per un "demansionamento" nel passaggio dalla Banca Popolare di Crema alla Popolare di Lodi il motivo per cui la famosa "talpa" passò il documento interno cifrato, conseguente alla segnalazione di Banca d’Italia di anomalie per più conti correnti, dalla posta della Lodi nelle mani di Rotschild, che poi la passò ad Abn Amro. E’ quanto è emerso ieri nei locali della guardia di Finanza a Lodi, dove, per due ore, è stato sentito anche Giampiero Fiorani. L’interrogatorio è stato richiesto dal sostituto procuratore Paolo Filippini. Nello stesso incontro è stato anche decifrato il documento in questione. Intanto lo stesso Fiorani ha annunciato di voler creare una Fondazione per aiutare il prossimo.