Le imprese giovanili, ovvero quelle in cui la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni, sono risultate a Piacenza, nell’ultimo anno 2.664. Le iscrizioni di imprese appartenenti a questa classe sono state 513 a fronte delle quali si sono registrate 288 cessazioni. Il saldo è quindi di fatto positivo, anche se il confronto della consistenza complessiva con l’anno passato è negativo (erano 2.848).
Va ricordato però che -essendo legato all’età- il requisito della giovanilità non è costante nel tempo. E’ sufficiente che il numero di imprese i cui titolari hanno compiuto 36 anni sia stato superiore al valore del saldo tra iscritte e cessate per far sì che la consistenza complessiva sia calata.
Il settore nel quale si trova la maggioranza di imprese giovanili è quello delle costruzioni (741/2.664), seguito dal commercio, dalle attività dei servizi di alloggio e quindi dall’agricoltura.
Il 78% delle nuove iscrizioni si è concentrato tra le ditte individuali ma è significativa anche la quota delle società di capitale (14%).
Il 28,8% delle imprese giovanili è inserito anche nella categoria delle imprese straniere. Il settore che vede la maggiore incidenza di imprese giovanili straniere è quello delle costruzioni (55,9%). Al secondo posto quello delle attività di noleggio, agenzie e servizi alle imprese (31,4%), al terzo quello delle attività manifatturiere (26,3%).
Commercio ed attività di alloggio e ristorazione sono pari merito in quarta posizione.
Lodi risulta essere la provincia nella quale l’incidenza delle imprese giovanili è più elevata (11,5%). Piacenza invece è abbastanza in linea con il dato medio regionale, che è più contenuto di quello nazionale.