Blitz anti-clandestini al Ferrhotel. Dopo la segnalazione partita proprio da Piacenza24 (vedi articolo correlato), gli uomini della Questura e della Polfer hanno sgomberato una dozzina di persone, straniere ma anche italiane, che da settimane si erano stabilite nella struttura adiacente alla ferrovia salita agli onori delle cronache negli ultimi due anni per la delicata questione dei profughi.
Chiuso dallo scorso luglio, alla scadenza (prorogata) del contratto che legava il Governo alla proprietà (l’Immobilgest di Caserta) per l’accoglienza dei nordafricani fuggiti dalle guerre della cosiddetta “Primavera araba”, il Ferrhotel è stato ufficialmente sgomberato la prima volta proprio a luglio. Nei giorni successivi il destino dei profughi era stato al centro dell’attenzione mediatica e pubblica, con alcuni episodi che avevano fatto discutere non poco, come l’accampamento sotto i portici del Comune.
Da mesi però del Ferrhotel non si sentiva più parlare. Nei giorni scorsi, su segnalazione, abbiamo documentato la presenza notturna di numerose persone che quotidianamente andavano a dormire all’interno della struttura che, lo ricordiamo, si trova proprio di fianco alla stazione, sul lato del parcheggio di viale Sant’Ambrogio. Un dormitorio, dunque. Ma con tanto di luce elettrica e acqua corrente, ovviamente gratis per i senzatetto che lì avevano trovato riparo.
Questa mattina ne abbiamo incontrati alcuni, appena allontanati dai poliziotti: «Entravamo da una finestra – hanno spiegato alcuni giovani, tutti del Marocco – e ci riparavamo dal freddo durante la notte. E’ vero, c’era la luce e l’acqua per lavarsi. Ma non c’era il riscaldamento». Pare che ogni notte al Ferrhotel arrivassero almeno una quarantina di persone, uomini e donne. Molte di questa stamattina non c’erano, probabilmente in giro a fare qualche lavoretto o a chiedere l’elemosina. «Facciamo di tutto per riuscire a mangiare qualcosa ogni giorno – spiega un altro dei giovani nordafricani appena “sgomberati” – e nel frattempo aspettiamo di regolarizzare la nostra posizione».
La domanda sorge spontanea: ora dove andrete? «Non lo sappiamo, la polizia ci ha segnalato alcuni posti dove poter chiedere aiuto». L’assalto, per così dire, al Ferrhotel era partito qualche mese fa dalla voce che aveva sparso un italiano, non identificato, che insieme alla fidanzata aveva trovato riparo nella struttura. A chi gli chiedeva informazioni, dava la dritta: nell’albergo abbandonato c’è spazio, luce e acqua. Ma ora la pacchia pare che sia finita: i fabbri chiamati dal vecchio gestore dell’hotel, a cui si è rivolta la proprietà per chiedere una mano, hanno sigillato le finestre da cui entravano i senzatetto. E ora dunque si apre un nuovo fronte da gestire per le autorità locali, anche perché quaranta persone – se fosse confermato il numero – non sono poche.
E' in corso al Ferrhotel un blitz messo in atto dalla Polfer con l'ausilio della questura di Piacenza per cacciare alcuni abusivi che si erano introdotti all'interno della struttura nonostante lo sgombero dei mesi scorsi. A breve aggiornamenti.