Sono decise, e vogliono che il loro paese, l' Ucraina, entri in Europa, così come prevedevano i trattati che, a una settimana dalla loro ratifica, il 21 novembre, il presidente Viktor Janukovich ha rispedito al mittente: l' Ucraina non deve entrare nell' Unione Europea.
Da allora sono iniziate le proteste, sempre più veementi, che il governo in carica ha deciso di contrastare con la forza.
Il risultato è sotto gli occhi del mondo: giovani manifestanti in piazza a Kiev, e in altre città del paese, fino a questo momento quattro vittime, lo spettro di torture contro i "disobbedienti" e il rischio di una guerra civile che si fa sempre più concreto. La comunità internazionale chiede misure urgenti per il contrasto del fenomeno ma Janukovich è deciso a non mollare e a tenere ben saldi i rinnovati rapporti con la Russia di Putin e questo al popolo non sta bene.
Le ucraine di Piacenza sono tutte badanti e oggi, non a caso sabato, il loro giorno libero, si sono riunite ai Giardini Margherita per dire basta a quello che definiscono senza mezzi termini un regime.
Una signora, ingegnere chimico in pensione, ci parla della sua vita in Ucarina e poi in Italia: "La mia pensione è di 150 Euro al mese e non basta per far studiare i miei due figli. Per questo sono venuta in Italia a fare la badante".
Lei, come tutte le sue connazionali, sogna un futuro diverso per il suo paese e vorrebbe, un giorno, tornarci a vivere.