Pro Piacenza-Darfo Boario 1-0
Pro Piacenza: Donnarumma, Santi, Castellana, Rieti, Silva, Colicchio, Bignotti, Pessagno, Piccolo, Franchi, Jakimovsky. (A disposizione dell'allenatore Franzini: Ballerini, Cortesi, Feher Mihai, Carminati, Najdenov, Antonio Mawa, Annaruma, Delfanti).
Darfo Boario: Maffi, Colombi, Guerra, Giorgi, Altobelli, Capelloni, Brunetti, Bettari, Lorenzi, Scielzo, Berta. (A disposizione dell'allenatore De Zerbi: Salvetti, Cortali, Luni, Lucenti, Truzzi, Sarzi Amadé, Salomoni, Boroni, Pianta).
Arbitro: Daniele De Remigis della sezione di Teramo (assistenti Antonio Vono della sezione di Soverato e Giacomo Di Gangi della sezione di Albenga)
Marcatore: Bignotti (P) 7° pt.
A fine partita spettatori e dirigenti s'attaccano alla radiolina. Questa ha perso, questa ha perso, questa ha perso. Morale: il Pro Piacenza, dopo la vittoria sul Darfo Boario, è a più 9 sul Pontisola. La partita del Siboni è appena finita e Maffi, il portiere del Darfo, si trova ancora nell'area di rigore del Pro. Per l'ultimo calcio d'angolo, l'ultima speranza di pareggiare, è salito anche lui (per la cronaca, l'arbitro non l'ha fatto battere a ha fischiato la fine). Decide un gol di Bignotti al 7' del primo tempo, e l'unico appunto che si può fare al Pro, come ribadito dal mister Arnaldo Franzini in sala stampa, è che i rossoneri non hanno sfruttato le tante opportunità (tra cui due traverse) per chiudere la gara, lasciando in gioco il Darfo, ultimo in classifica, fino alla fine. Dettagli. Ciò che conta è che il Pontisola è lì, a meno 9, e che il Pro legittima il primato.
I rossoneri partono alla grande e al 7' sono già in vantaggio: cross di Pessagno dalla sinistra e colpo di testa di Bignotti che supera Maffi. Il Darfo, nonostante il gol subito, non riesce a reagire: sbaglia tocchi semplici, fatica a creare azioni pericolose e balla dietro. Il Pro cerca di approfittarne, ma la sfortuna fa la sua comparsa al Siboni. Ci prova Jakimovsky da fuori. Traversa. Poi è il turno di Piccolo. Traversa. Il Pro merita il raddoppio, lo sa e continua a provarci: Bignotti fa quello che vuole, salta due uomini e serve Franchi, che viene anticipato dal portiere al momento del tiro a rete. Il Darfo non va oltre un paio di cross pericolosi ben controllati dalla difesa rossonera.
Nella ripresa il copione è lo stesso: il Pro parte forte e sfiora il gol con Bignotti e con Rieti, ma la palla non entra. Il Darfo dà la sensazione di non essere pericoloso, e infatti non lo è, ma continua a essere in partita. Dall'altra parte Franchi s'invola e tenta il pallonetto. Alto. Poi Franzini lo sostituisce e inserisce Cortesi per rinforzare la mediana. Qui il Pro abbassa il baricentro e concede campo al Darfo, ma è Bignotti ad avere ancora una buona opportunità: colpo di testa perfetto, palla fuori di pochissimo. Si sa: l'unica regola non scritta del calcio è che se non chiudi le partite rischi di restarci fregato, ed è più o meno quello che pensa il pubblico del Siboni quando Capelloni esalta Donnarumma con una punizione dal limite. Il tempo passa, il Pro resiste e alla fine può esultare. A Franzini non piacciono i numeri, ma il più 9 sul Pontisola è una certezza.