
Una crisi di coppia che a quanto pare durava da mesi. L’ultima lite però si è trasformata in attimi di terrore per una giovane donna di Fiorenzuola e per suo figlio di nove anni: il marito e padre del bambini, all’apice di una furia sempre più disperata, ha estratto una pistola e l’ha appoggiata sul tavolo. Sono stati secondi di panico durante i quali la donna non sapeva quali fossero le intenzioni del suo compagno, benché sino a quel momento non si fosse mai dimostrato violento nei suoi confronti né di quelli del bimbo. Di lì a qualche minuto, infatti, l’uomo – un 40enne di Fiorenzuola – ha rivelato che l’arma l’avrebbe usata contro sè stesso se le cose non si fossero sistemate. Momenti concitati, paura, poi l’uomo è uscito minacciando di fare follie. Appena fuori di casa, la donna e il figlio hanno sentito un colpo. Pensavano al peggio e hanno chiamato immediatamente i carabinieri. Arrivati poco dopo, i militari della Compagnia valdardese hanno trovato l’uomo fuori di casa, sconvolto ma vivo e vegeto. L’arma era una scacciacani, ma in metallo e perdipiù senza tappo il tappo rosso obbligatorio per legge al fine di distinguerle delle armi vere; per quanto ne sapeva la donna, dunque, quella che aveva in mano il marito era una pistola semiautomatica autentica.
Allarme rientrato, dunque, ma l’uomo è stato portato in caserma dove è stato denunciato per minacce aggravate nei confronti della donna. Ma non è tutto. Come già avvenuto di recente a Podenzano, i carabinieri, autorizzati dal pm Ornella Chicca, hanno applicato la nuova legge sul femminicidio disponendo l’allontanamento dalla casa familiare e l’obbligo per il 40enne di non presentarsi nei luoghi abituali frequentati dalla sua donna.