Confedilizia attacca il Consorzio di bonifica: “Chi paga quella pubblicità?”

Confedilizia all’attacco del Consorzio di bonifica. A far scatenare la polemica la pubblicità che il Consorzio sta facendo su alcuni media locali per sponsorizzare le proprie iniziative. Secondo Confedilizia in questo clima di spending review il Conorzio dovrebbe evitare di spendere quattrini dei contribuenti e, se ne ha in abbondanza – si legge in una nota polemica – abbassare la quota di contribuzione.

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ECCO IL COMUNICATO DI CONFEDILIZIA

"In riferimento alla imponente pubblicità che “sponsorizza” il Consorzio di bonifica della nostra provincia e le sue iniziative apparsa nei giorni scorsi sulla stampa locale, l'Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza fa notare che tale pubblicità avrà comportato una certa spesa, che, fino a prova contraria, viene sostenuta con i soldi dei contribuenti. E se anche le varie manifestazioni, i concorsi nelle scuole e le iniziative varie fossero realmente gratuite come sostiene il Consorzio, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo in cui tutti parlano di spending review anche il solo costo della pubblicità appare gravoso, tenuto conto che il Consorzio dovrebbe fare tutto quanto nelle sue possibilità per ridurre gli sprechi e per razionalizzare i propri costi di gestione. Se il Consorzio ha denaro in abbondanza (può darsi, visti i recenti aumenti di minimi e tariffe), invece di spendere soldi per queste cose dovrebbe approfittarne per diminuire la contribuenza; ma ormai è palese che il Consorzio negli ultimi tempi sta mettendo in atto, con i soldi dei contribuenti appunto, azioni di immagine al solo scopo di creare un diversivo e distogliere l'attenzione dall'iniquità della tassazione".

 

L'OPINIONE DI GIAMPAOLO MALOBERTI (LEGA NORD)

Personalmente ritengo veramente spropositati e fuori luogo gli investimenti in pubblicità fatti dal  Consorzio di Bonifica, in questo ultimo periodo, per sponsorizzare le proprie iniziative. Vista la innegabile disponibilità finanziaria del Consorzio di Bonifico, a questo punto non esistono più dubbi in tal senso, mi chiedo se non fosse stato più opportuno da parte del Consorzio stesso investire in strutture che avrebbero un duplice vantaggio . Infatti investimenti strutturali finalizzati ad evitare dissesti idrogeologici,ad ottimizzare l' acqua destinata all' irrigazione avrebbero anche creato lavoro e di conseguenza occupazione sul territorio. Da un' ente che che destina oltre il 65% del suo fatturato in stipendi, consulenze il territorio si aspetta di più in termini di investimenti. Si vogliono chiudere le province sull' altare dell' antipolitica. Come mai nessuno si pone il problema di chiudere enti inutili come il Consorzio di Bonifica? Chi utilizza i soldi dei contribuenti ha l' obbligo se non vuole diminuire la contribuzione di investire con estrema attenzione tali somme . Il territorio non può permettersi soprattutto in questo momento di non avere un ritorno in termini di investimenti strutturali e quindi di livelli occupazionali