Pazzo Piacenza: va sotto, rimonta, torna sotto e alla fine pareggia 3-3

Piacenza-Lecco 3-3
Piacenza: Ferrari, Cavicchia, Tognassi, Emiliano, Benedetti, Volpe, Pignat, Bovi (1' st Tacchinardi), Fumasoli (31' st De Vecchis), Amodeo, Marrazzo (13' st Orlandini). A disposizione: Bertozzi, Rossi, Meregalli, Sgariboldi, Sanashvili, Martino. All.: Viali.
Lecco: Ghislanzoni, Redaelli, Bugno, Galli, Gritti, Tignonsini, Raiola (21' st Rigamonti), Romeo (13' st Castagna), Capogna (38' st Bergamini), Martinelli, Mauri. A disposizione: De Toni, Radaelli, Orlando, Aldegani, Romano, Cardinio. All.: Cotroneo.
Arbitro: Nicola Scarpini di Arezzo (Assistenti Gambini di Firenze e Li Volsi di Firenze)
Marcatori: 2' pt Mauri, 2' st Fumasoli, 10' st Marrazzo, 24' st Rigamonti, 36' st rig Castagna, 38' st rig Amodeo.
Note: spettatori: 1936. Campo pesante ma in discrete condizioni di gioco. Ammoniti: 26' pt Fumasoli, 28' pt Bovi, 32' pt Volpe, 38' pt Emiliano, 41' pt Martinelli, 45' pt Marrazzo, 5' st Amodeo. Espulsi: al 35' st Stefano Parmigiani (vice allenatore Piacenza) per proteste, 43' st Orlandini per gioco pericoloso, 46' st Mauri per proteste. Tiri: 7-6. Corner: 4-1. Recuperi: 1' pt, 5' st.

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A un certo punto William Viali entra in campo. Non per dare indicazioni, ma per giocare la partita. Accade nel secondo tempo, quando il Piacenza è avanti 2-1. Il tecnico è in maglietta a maniche lunghe sotto la pioggia e comanda letteralmente i giocatori dall'area tecnica. Mima il pressing, corre, torna, tocca qualche pallone per consegnarlo subito ai raccattapalle. "A un certo punto ho giocato anch'io" dice alla fine delle partita, quando si ritrova a commentare il pazzo 3-3 col Lecco. I biancorossi vanno sotto dopo appena due minuti, poi rimontano e si portano in vantaggio all'inizio della ripresa, quindi tornano sotto e alla fine pareggiano. Chi era al Garilli s'è divertito, coi tifosi della Nord che hanno incitato la squadra fino alla fine e con quelli del Lecco che hanno accettato la sfida lanciano petardi e fumogeni. In campo è accaduto di tutto, comprese due espulsioni (Orlandini e Mauri, più due componenti della panchina biancorossa) nei minuti finali. Difficile fare un'analisi tecnica della partita, troppo altalenante, troppo strana, col Piacenza che cambia continuamente atteggiamento mentale dopo essersi trovato sotto di un gol al 2', quando Mauri gira in rete un cross dalla destra di Redaelli.
Qui è lecito aspettarsi una reazione immediata dei biancorossi, invece è sempre il Lecco a fare la partita. Il Piacenza sbaglia tocchi banali e dietro dà la sensazione di poter subire il raddoppio in qualunque momento. Viali si toglie la felpa: ha capito che qualcosa non va dal punto di vista psicologico, e infatti il Piacenza non calcia mai in porta. Dall'altra parte, il Lecco – che gioca con un 4-5-1 con Mauri che s'accentra dalla sinistra e mette in costante difficoltà Cavicchia – insiste e mette in seria difficoltà la squadra di Viali, che inverte Volpe e Fumasoli sugli esterni del suo 4-4-2 ma che non riesce comunque a dare la scossa ai suoi.
All'inizio della ripresa il tecnico manda in campo Tacchinardi (fuori Bovi) e al 2' arriva il pari del Piacenza con Fumasoli. Tacchinardi si piazza in mezzo, gioca a due tocchi e dà tranquillità ai biancorossi, che ora giocano con una veemenza impressionante e mettono lì il Lecco. Tutta un'altra squadra rispetto al primo tempo. E gli effetti si vedono, perché poco dopo il pari di Fumasoli, al 10' arriva il 2-1 di bomber Marrazzo. Remuntada. Viali toglie Marrazzo e inserisce Orlandini per dare dinamismo a centrocampo e per dare intensità al pressing. Qui, però, il Piacenza commette un errore fatale: smette di aggredire il Lecco e si mette dietro, un atteggiamento tattico che – come dirà Viali in sala stampa – questa squadra non si può permettere, dato che è strutturata per fare la partita e non per subirla. Il Lecco riprende campo e al 24', dopo quattro passaggi, Rigamonti segna la rete del 2-2. Non è finita, perché al 36' l'arbitro concede un rigore agli ospiti che Castagna trasforma. Controribaltone: da 2-1 a 2-3. Pare finita sul serio, ma c'è sempre Amodeo, che al 38' guadagna e trasforma il rigore del 3-3 prima delle espulsioni di Orlandini e Mauri. Finisce così. Pazzo Piace.