Parola alle difese nel processo ai poliziotti della Narcotici che hanno chiesto il rito abbreviato. Stamattina è stato il turno dei difensori dell’agente Luciano Pellilli per il quale la procura qualche giorno fa ha chiesto la condanna a 8 anni e 2 mesi di reclusione (più 60mila euro di multa). Gli avvocati Stefano Sarchi (foro di Piacenza) e Angela Pennetta (foro di Vasto) hanno chiesto l’assoluzione “perché i fatti non sussistono o per non averli commessi”. “Abbiamo sostenuto che la posizione di Pellilli fosse soltanto di una connivenza passiva per gli episodio di droga – ha detto l’avvocato Pennetta – . Lui si occupava solo degli appostamenti, prendeva il numero di targa e riferiva, null’altro. Nonostante il quadro appaia mastodontico, da tutte le intercettazioni emerge solo questo. Non sapeva che ci fossero dei passaggi di droga, non sapeva dell’esistenza di Cavaciuti, punto di riferimento finale degli altri indagati. Ci sono anche telefonate in cui Bozzini dice ad Anastasio di non dire nulla a Pellilli”. Un’arringa durata circa quattro ore in cui sono state esaminate le singole intercettazioni telefoniche (sollevata un’eccezione di inammissibilità di alcune intercettazioni) con una lettura diversa rispetto a quella fatta dal piemme. L’avvocato Pennetta si è detta fiduciosa in vista della sentenza. “Il gip Gianandrea Bussi mi è parsa una persona attenta ed equilibrata. Certamente saprà valutare al meglio le singole posizioni”. Quindi è stato il turno dell’avvocato Andrea Perini, legale difensore di Giorgio Cavaciuti, per il quale è stata chiesta l’assoluzione dopo che il piemme ha chiesto 7 anni e 10 mesi (già scontati). Al termine dell’udienza Perini non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nella prossima udienza, fissata il 30 gennaio, parleranno i difensori degli altri imputati.