Beltrani: “Delusa e amareggiata. Toccata con mano una brutta realtà politica”

“Ho toccato con mano davvero una brutta realtà politica. Sarò un’illusa, forse sono stata politicamente invisibile. Ma certo non mi aspettavo assolutamente questa situazione. Sono delusa, amareggiata. Ma soprattutto preoccupata, per il sindaco Dosi che lo vedo in stato confusionale e per la città”. Dopo Cacciatore, Palladini e Romersi, è il turno di Paola Beltrani. L’insegnante, ex assessore alla Scuola e alla formazione ha espresso tutta la sua incredulità per una revoca “mai motivata nel merito dal sindaco”. “In 18 mesi non mi ha fatto mai un appunto. Credo e credevo di aver lavorato bene tanto che mi confermò sei mesi fa quando uscii dall’Italia dei Valori. Mi sentivo quasi “protetta” da Dosi. E invece. E invece in una settimana ne ho viste di tutti i colori. Nell’ultima giunta pensavo quasi che mi dicessero che erano arrivati gli ufo a Piacenza e che dovevamo fare tutto quello che ci diceva".

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“Ho saputo di essere stata revocata con una telefonata del sindaco domenica sera alle 21,15. Fino a qualche giorno prima non avevo alcun sentore. O meglio: pensavo che quel che leggevo sui giornali fossero normali schermaglie. E’ vero, la giunta non era coesa, però stravolgerla così mi è parso eccessivo e poco elegante nei modi. Davvero un fulmine a ciel sereno. Se aveva qualche appunto da fare sul mio operato poteva farmelo de visu. E invece nulla. Mi sono sentita più apprezzata per il lavoro fatto fuori da Piacenza, quando andavo alle riunioni a Bologna, che non in giunta. Forse pago anche il fatto di essere stata debole politicamente, quasi invisibile. Forse non ho capito che per leggere la realtà c’è bisogno di un filtro, di apparire”.

E’ arrabbiata l’ex assessora: “Credevo nelle parole di Dosi, ho creduto in un modo diverso di fare politica. E invece dopo una settimana di follia ho constatato come funziona la politica locale”. Ad acuire il quadro, le prospettive lavorative professionali: “Sono un’insegnante del settimo circolo con cattedra di ruolo. Il mio è un mestiere delicato: ora mi trovo in una situazione dove dovrei rientrare in una classe a metà anno e giudicare bambini che non ho mai visto. L’alternativa è invece attendere di fare supplenza dopo 25 anni di carriera sulle spalle. Certo, queste sono questioni personali, ma sicuramente nel conto che Dosi mi sta facendo pagare metto anche questa”.

La Beltrani rivendica soprattutto i risultati raggiunti da assessore. Ne cita alcuni: l’inizio della complessa pratica di riorganizzazione degli istituti comprensibili, il protocollo sulle evacuazioni da terremoto, la chiusura della scuola di Roncaglia, l’apertura di due nuove sezioni di scuola materna, l’organizzazione di tre seminari importanti come quello col ministro Carrozza invitato personalmente da me, il bando Giovani e democrazia, il centro di aggregazione Spazio 2, la lotta per la legalità.

“Nonostante soli 18 mesi, credo di aver messo in campo diverse cose. Mi auguro che chi arriva dopo di me sappia continuare nel percorso intrapreso”. In realtà le parole usate nei confronti di Giulia Piroli, cioè l’assessore che prende il suo posto, non sono proprio tenere: “Lascio il posto a una persona che non ha un minimo di competenza in questo settore”.