Il sindaco Paolo Dosi e la comandante della polizia municipale Renza Malchiodi prendono posizione in seguito alla rissa avvenuta il primo gennaio in via Pozzo. E lo fanno snocciolando i dati inerenti l'attività di prevenzione e controllo svolta dalla municipale in questi mesi. "Impossibile prevedere un presidio permanente in queste zone e in prossimità di questi esercizi" commenta il sindaco Paolo Dosi.
Pertanto, per dare un segnale forte, Dosi e Malchiodi hanno deciso di prendere un provvedimento straordinario: chiudere il “Mi Lindo Ecuador”, il locale di via Pozzo da cui è scaturita la rissa di mercoledì 1 gennaio. "Sappiamo che questo provvedimento non cambierà le cose – dice Dosi – ma vogliamo che serva da lezione per creare un precedente in grado di modificare l'atteggiamento degli esercenti della zona". Dal punto di vista tecnico il Comune revocherà la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), la dichiarazione che consente di iniziare, modificare o cessare un’attività. Una revoca che implica la chiusura immediata del negozio: se il gestore dovesse opporre resistenza alla decisione del Comune, la polizia municipale provvederà ad apporre i sigilli. Il titolare avrà comunque diritto di presentare ricorso al Tar contro la decisione di Palazzo Mercanti. Per poter agire, il Comune ha messo mano all'articolo 43 del regolamento di polizia urbana che permette ad un'amministrazione di chiudere un locale per motivi di ordine pubblico. "Siamo consapevoli che chiudendo un esercizio non si risolve il problema degrado, perché sappiamo che le persone protagoniste di disturbo e delinquenza si spostano senza difficoltà da un locale all'altro – continua Dosi – però agendo in questo modo siamo convinti che i titolari di attività staranno maggiormente attenti alla gestione della loro clientela".
"Continuerà la collaborazione tra le varie forze dell'ordine – prosegue Dosi – ma dobbiamo tenere presente che gli organici effettivamente a disposizione non ci permettono di fare salti mortali: idee come presidi fissi di fronte ai locali o pattuglie stabili in precise zone della città non sono attuabili".
Proprio al riguardo, Dosi risponde anche alle polemiche rivolte alla comandante Malchiodi e alla richiesta di dimissioni avanzata dal consigliere della Lega Nord Massimo Polledri: "Renza Malchiodi ha la mia massima fiducia, anche perché, come dicevo, le risorse a nostra disposizione sono esigue e per quello che abbiamo stiamo operando al meglio".
L'imprenditore Carlo Becciu, proprietario dell'immobile che ospita il locale incriminato, aveva comunicato l'intenzione di rescindere il contratto al minimarket Mi Lindo Ecuador, intenzione comunicata anche allo stesso Dosi che però risponde: "Lodevole la sua intenzione e ammirevole il suo interessamento, ma non penso sia questa la strada giusta da seguire".
Renza Malchiodi ha infine illustrato le risorse a disposizione del corpo di Polizia Municipale e i servizi concretamente effettuati nella calda zona di via Roma con le vicine via Pozzo e via Torricella: "Le risorse sono insufficienti rispetto alle necessità della cittadinanza. L'unica cosa che possiamo fare è gestire i turni e il personale in base alle zone e ai periodi dell'anno, ma considerando la vasta gamma di attività a cui siamo dediti non è pensabile concentrare 24 ore su 24 l'attenzione su via Roma e limitrofe"