I cinema piacentini sono pronti alla rivoluzione digitale

Dopo oltre 110 anni di storia, il cinema abbandona la pellicola, l’ elemento che da sempre lo ha caratterizzato, per diventare digitale.

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Da gennaio 2014 infatti, in tutta Europa, si dirà addio alle “pizze” di celluloide e si passerà alla nuova tecnologia che dovrebbe garantire risparmio in termini di distribuzione e migliore qualità delle immagini sullo schermo. Per il completamento di tutti i processi di innovazione delle sale, è stata fissata una “deadline” a giugno 2014.

Anche i cinema piacentini non faranno eccezione e già da oggi sono per la maggior parte pronti a questo cambiamento. La rivoluzione digitale è già iniziata per tre dei quattro cinema cittadini che abbiamo interpellato mentre, al momento, il cinema Corso è una voce fuori dal coro.

“Per ora – ci spiega Natalia Rampini – abbiamo ancora la pellicola alla quale teniamo tanto. La proiezione in pellicola è ancora tutt’oggi migliore rispetto al digitale”. I responsabili della sala stanno vagliando il da farsi perché l’ acquisto dell’ attrezzatura prevede un esborso di diverse decine di migliaia di euro e il momento economico è particolarmente difficile. 

Più che altro, come ci dice la stessa Rampini, sarebbe bello innovare non solo il cinema dal punto di vista tecnologico ma anche a livello architettonico ed estetico, rendendo le sale più belle, meno asettiche e più eleganti, come erano un tempo, mettendo delle belle tende o delle belle lampade, richiamando lo stile dei cinema di una volta.

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato complessivamente quattro milioni di euro, che si affiancano ai contributi comunitari, per venire incontro ai gestori dei cinema del territorio regionale, sostenendoli economicamente nel delicato (e costoso) passaggio alla nuova tecnologia: si possono arrivare a spendere, ad esempio, oltre 80mila euro per un proiettore digitale.

Ma come avverrà la distribuzione del film? Quando tutti i cinema saranno attrezzati arriverà dal satellite: il film verrà inviato alle sale con trasmissione criptata, sarà salvato sul server del cinema e rimarrà “bloccato” dal distributore fino al giorno della sua uscita, in questo modo si cercherà anche di porre un freno alla pirateria.

Oggi, per quei cinema che sono attrezzati per il digitale ma non hanno ancora un collegamento satellitare, i film sono consegnati su un hard disk, abbattendo già così in modo notevole i costi di distribuzione.

Il satellite inoltre permetterà la trasmissione in diretta di alcuni eventi sportivi o musicali: opere liriche o concerti, come già sperimentato in diverse sale cinematografiche della città.

Tuttavia, come fa notare Giancarlo Leonardi, titolare del Politeama, questi eventi in diretta risentono degli orari in cui sono trasmessi: un concerto della Berliner Philharmoniker Orchestra, ad esempio, si svolge alle 19. “In Italia – dice Leonardi – si tratta di un orario inusuale per andare a teatro, ma cercheremo di invogliare il pubblico ad apprezzare queste manifestazioni”.

Sia lo stesso Leonardi, che tutti gli altri gestori dei cinema che abbiamo interpellato, ci hanno parlato conentusiasmo della nuova tecnologia per la quale riescono a trovare solo pregi: la gestione del film è più semplice e la proiezione è sempre perfetta. La pellicola, invece, si deteriorava dopo 15 giorni, inoltre il proiettore richiedeva una continua manutenzione per rendere al meglio.

Anche chi i film li crea, come il produttore piacentino Giorgio Leopardi, nota che con il passaggio alla tecnologia digitale il processo produttivo è più veloce, anche se i costi di realizzazione rimangono sostanzialmente gli stessi.

“Il futuro è digitale – sostiene Leopardi – sia per la trasmissione dei film in televisione, sia perché tutti i film in pellicola verranno digitalizzati, come è già successo anche con alcuni dei miei che ho fatto in pellicola, perché il futuro è questo”.

I nostri intervistati, infine, non sono d’accordo sulla nostra affermazione che con il passaggio al digitale si perderà un po’ di poesia: la poesia, ci dicono, deve essere nei film.