Fratelli d’Italia: “Perché Confedilizia non è nella cabina di regia?”

La composizione della “cabina di regia” costituita dal Comune di Piacenza, nell’ambito del progetto di sperimentazione, finanziato in particolare modo, dalla Regione, volto ad affrontare la situazione critica che attraversa il commercio in forma tradizionale nel nostro centro storico è oggetto di un’interrogazione rivolta al Sindaco Dosi dai consiglieri comunali Tommaso Foti e Erika Opizzi (Fratelli d’Italia).

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Questi ultimi evidenziano che la Giunta Regionale nell’approvare “criteri, termini e modalità di presentazione dei progetti sperimentali di valorizzazione e gestione condivisa dei centri storici” elencava alcune attività di possibile realizzazione “tra le quali era previsto il coinvolgimento dei proprietari d’immobili”.

Per Foti e Opizzi, dunque “appare evidente che solo una visione miope e faziosa può pretendere di escludere dalla progettazione di iniziative volte al rilancio del centro storico la proprietà edilizia,  essendo noto che la crisi nell’area in questione è data spesso e volentieri dallo sfitto che, tanto nell’uso abitativo che nell’uso diverso, si registra non certo per volontà dei proprietari degli immobili”.

I consiglieri di Fratelli d’Italia evidenziano al riguardo che “a Piacenza, la storica associazione che rappresenta la proprietà edilizia, pur avendo pubblicamente manifestato – tanto sulla stampa, quanto su altri media – la propria disponibilità  a partecipare ai lavori della costituita cabina di regia, continua ad esserne esclusa, quasi che qualcuno ne tema la presenza”.

Foti e Opizzi chiedono quindi al Sindaco Dosi “se non ritiene, con l’urgenza che il caso conclama, di volere provvedere ad integrare la cabina di regia (attualmente composta da due rappresentanti del Comune di Piacenza, da un rappresentante di Confcommercio e da un rappresentante di Confesercenti) anche con un rappresentante di Confedilizia, tenuto conto che detta facoltà d’integrazione è già prevista nell’atto istitutivo della stessa”.