Sit-in contro Equitalia: “Farla finita non deve rimanere unica soluzione”

 “Non può essere il suicidio l’unico sollievo”. Per fuggire dal tragico gesto, che è stato compiuto da 4mila imprenditori in Italia, come hanno sottolineato nel pomeriggio, il Coordinamento 9 dicembre è tornato a manifestare in città. E lo ha fatto davanti alla sede di uno dei simboli verso cui si scagliano le persone che soffrono la crisi: Equitalia. 
Così, verso le 16.30, una cinquantina di persone, apparteneti al Coordinamento, si sono ritrovate in via Modonesi con ceri e pupazzo “impiccato” per recitare una messa in onore di quelle che hanno ormai definito “vittime di Equitalia”. 
“E’una truffa e dovrebbe essere cancellata” hanno detto. Per questo “abbiamo deciso per una  protesta silenziosa in rispetto delle tante vittime”. 
Gli appartenenti al Coordinamento 9 dicembre, meglio noti in tutta italia come “Forconi” (anche se ormai la definizione non li rappresenta più) hanno poi spiegato le ragioni, le più diverse, che li hanno portati a protestare, anche in maniera continuativa con il presidio a Barriera Genova: “Ho cercato e conosciuto questo movimento. Ora stiamo lavorando per gli italiani, per noi e gli altri – ci dice Giacomo Modica -. Equitalia ci impicca tutti, dall’artigiano, dal malato, dall’imprenditore, ai disoccupati. E siamo qui anche per quelli che non si vedono. Siamo pochi ma la gente è con noi”. 
Proprio appartenente alla categoria degli  imprenditori, era presente Simona Pedrazzini, che porta avanti da tempo la sua associazione “Ppiccoli imprenditori e suicidi di Stato”, la quale ha spiegato che “da anni combatto contro la crisi. Ormai contiamo 4mila suicidi di piccoli inprenditori. Ognuno di noi però è piccolo imprenditore di sé e della sua famiglia. Vogliamo dimostrare ad Equitalia e all’Agenzia delle entrate quanto siano diventati disumani alla sofferenza delle persone – ha detto -, non è possibile che l’unico sollievo possa essere di potermi suicidare. E’ terribile. Noi non ci fermeremo”. 
I rappresentanti piacentini del Coordinamento 9 dicembre  hanno poi assicurato che trascorreranno Natale e Capodanno nel presidio allestito a barriera Genova. 

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