Si svegliano la mattina e trovano il proprio cavallo morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco sparato alla gola. La macabra scoperta è stata fatta mercoledì mattina dai proprietari di una baita a Ceci, frazione di Bobbio (Piacenza). Nel recinto intorno alla struttura la famiglia in questione tiene alcuni animali tra cui due cavalli e un asinello. Nella notte tra martedì e mercoledì ignoti si sono introdotti nell’area privata e hanno ucciso con un colpo di arma da fuoco uno dei cavalli, lasciando sul terreno il corpo senza vita dell’animale. I proprietari hanno sporto denuncia ai carabinieri di Bobbio che hanno inviato sul posto i veterinari dell’Asl ad accertare le cause del decesso. I militari hanno invece cercato tracce e indizi e ora stanno provando a capire cosa possa essere accaduto e chi possa essere il responsabile. Sarebbe infatti da escludere l’errore di un cacciatore: l’animale ucciso è di grossa taglia, ben visibile e circondato da una recinzione. Senza contare che il colpo sarebbe stato esploso da vicino, da qualcuno che quindi avrebbe violato intenzionalmente la proprietà della famiglia. Si potrebbe pensare al gesto di qualche cacciatore di frodo anche se resta difficile capire per quale motivo il bracconiere in questione avrebbe poi lasciato sul posto il corpo del cavallo. Un fatto inquietante, dunque, sul quale i carabinieri di Bobbio stanno cercando di fare luce.
“Sia mio padre che è cacciatore, sia la guardia forestale e i carabinieri sospettano si tratti di uno sparo esploso da vicino e di un gesto volontario” spiega Luana, sorella del proprietario “anche perché si parla di un cavallo di due quintali che passeggia in un campo privo di alberi o piante che possano ridurre la visibilità. Chi ha sparato sapeva che stava uccidendo un cavallo di proprietà di qualcuno”. Anche l’ipotesi del bracconiere non convince Luana: “E’ vero che di notte, da queste parti, si aggirano i cacciatori di frodo e qualcuno è stato anche fermato. Però se uno uccide un cavallo credo che lo faccia per portarselo a casa, e se non ha i mezzi per trasportarlo, credo che punterebbe ad animali di più piccola taglia”.
Luana e la sua famiglia non hanno nemmeno sospetti: “Puoi stare più o meno simpatico a qualcuno, ma persone che ci detestano al punto da commettere un gesto del genere direi proprio che non ce ne sono…”. Il cavallo in questione non era da allevamento, si trattava di un animale domestico al quale la famiglia era estremamente affezionata: “Pensi che quando abbiamo trovato il cavallo a terra senza vita, accanto al corpo c’era l’asinello che piangeva – commenta sempre Luana – una scena che ha addolorato tantissimo anche noi che amavamo con tutto il cuore quel cavallo”.
Per ora sono pochissime le tracce lasciate dai responsabili del gesto: nel corso dell’autopsia effettuata sul cavallo i medici hanno rinvenuto il proiettile nel collo dell’animale, ma all’interno del recinto non è stata trovata la cartuccia. Unico indizio alcune tracce lasciate dagli pneumatici di un fuoristrada.