Piacentini, popolo di volontari

Un vero e proprio esercito di persone anche se loro, i volontari, non gradiscono molto questa definizione.

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Tuttavia i numeri parlano chiaro e dicono che, a Piacenza e provincia si contano 24 mila volontari attivi, una forza sociale che contribuisce a rendere le relazioni più umane assistendo persone, occupandosi di sanità e prevenzione con 115 associazioni sanitarie, tra città e provincia, alle quali è stata dedicata la giornata internazionale del volontariato che ci è celebrata oggi presso il salone di Palazzo Gotico.

Secondo l’ assessore comunale al Welfare, Giovanna Palladini, “Piacenza non potrebbe essere la città che è, senza il volontariato e senza le persone che si danno da fare all’ interno delle associazioni” che nel complesso sono circa 40 mila come precisa Giuseppe Pistone, presidente di SVEP Piacenza.

Una componente importantissima che si vede proprio nei momenti difficili, con una apprezzabile reazione nonostante i pochi fondi a disposizione. “Si continua a tenere la posizione”, secondo Pistone, e non è poco, soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo.

Il programma di questa edizione è densissimo e rivolto soprattutto alle associazioni che operano in campo sanitario.

Lo slogan 2013 è “La salute ci riguarda” ed interessa volontari, medici e personale sanitario che proporranno fino alle 18 di oggi momenti informativi, controlli gratuiti della glicemia e della pressione, tipizzazione dei potenziali donatori di midollo osseo tramite il tampone di saliva, manovre salvavita pediatriche e dimostrazione e prova dell’uso di defibrillatore. 

Accanto allo spazio-salute sono tante le associazioni che si occupano di povertà, disagio, mondialità, cultura, tutela degli animali e dell’ambiente che saranno a disposizione dei visitatori. 

Il senso dell’intera giornata è quello di evidenziare la complessità e l’importanza nevralgica dell’impegno attivo di tanti cittadini che operano per il bene comune con grande senso di responsabilità e in spirito di assoluta gratuità. Perché le istituzioni ne siano sempre più consapevoli, perché altri cittadini si lascino sedurre dall’attività di volontariato, perché i più giovani possano avere una rappresentazione più positiva della società attuale.