Poche settimane fa il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha effettuato lo svaso delle dighe di Mignano e del Molato. Un’operazione fallimentare e mal gestita secondo le associazioni ambientaliste. “In questa operazione sono morte molte migliaia di pesci, tra cui alcune specie in via di estinzione come il luccio, schiacciati contro le rocce o soffocati da una colata di fango che ha coperto il Tidone per chilometri a valle della diga” spiega Gianmarco Rancati di No Tube. “Non solo i pesci, ma tutta la fauna acquatica e l’intero ecosistema del torrente sono stati gravemente danneggiati. I pesci sono poi rimasti a marcire per giorni e giorni nelle acque del torrente. La stampa riporta che a partire dal 6 novembre, giorno dopo lo svaso, l’acquedotto di Trevozzo, che normalmente pesca nella falda del Tidone, viene alimentato con autobotti”.
“I volontari delle associazioni di pescatori Piacentine erano presenti durante le operazioni e hanno visto con i loro occhi l’impatto devastante dello svaso, non potendo recuperare che una piccolissima parte delle migliaia di pesci massacrati dal fango”.
A distanza di un mese dall’evento, un cartello di associazioni ambientaliste e piscatorie organizza una serata per informare la cittadinanza sugli effetti che gli svasi hanno portato e per cercare di capire direttamente dagli Enti preposti al controllo se non ci sono alternative a quanto accaduto. L'incontro si terrà mercoledì 11 dicembre alle 21 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia. Le associazioni che promuovono l’incontro sono: Legambiente Piacenza, Comitato No tube, Fipsas, Unpem, Spinning club, Pesca e Natura in Valtidone, Arci Pesca, Enal Pesca
Interverranno:
Vainer Mazzoni – volontario impegnato nel recupero del pesce durante lo svaso
Elisabetta Russo, dell’Arpa di Piacenza
Anna Olati, Responsabile valorizzazione e tutela dell’ambiente della Provincia di Piacenza
Claudio Ghelfi – Presidente Provinciale FIPSAS
Riccardo Telò – ingegnere idraulico