Tre argenti per Giacomo Carini alle Gymnasiadi di Brasilia

C'è anche la firma indelebile di Giacomo Carini sul successo conquistato dalla squadra giovanile azzurra di nuoto alle Gymnasiadi 2013, conclusesi ieri a Brasilia. Nel medagliere dell'Italnuoto – quattordici ori, tredici argenti e cinque bronzi – ci sono infatti anche le tre medaglie d'argento vinte meritatamente dall'atleta piacentino, tesserato quest'anno per le Rane Rosse ma allenato dallo staff tecnico della Vittorino da Feltre guidato da Gianni Ponzanibbio.

Radio Sound

Trentatré medaglie complessive che collocano gli azzurrini del nuoto al vertice del medagliere (primo posto per la squadra maschile e secondo per quella femminile) davanti ad Ungheria e Gran Bretagna.

Risultato strepitoso per l'Italia ma anche per Carini che in una competizione agonistica  internazionale di altissimo livello – circa duemila atleti in rappresentanza di quaranta nazioni e gare di otto diverse discipline sportive – è riuscito a mettersi in luce confermandosi ancora una volta tra i migliori talenti del nuoto giovanile italiano ed internazionale.

Carini si è infilato la prima medaglia d'argento al collo nella finale dei 200 misti, gara conclusa in 2'06”,26 a due secondi e mezzo dall'oro vinto dall'ungherese Szabo, di un anno più vecchio dell'atleta piacentino. Argento bissato nella seconda giornata di gare nella finale dei 100 delfino, quando Carini si è dovuto ancora arrendere all'ungherese Szabo per soli quattro decimi di secondo (54”,96 l'ottimo crono dell'atleta biancorosso). La terza medaglia d'argento è stata vinta da Carini nella giornata conclusiva delle Gymnasiadi nella finale dei 200 delfino: secondo posto con l'ottimo tempo di 2'00”,72 a soli sette centesimi di secondo dall'oro.

Risultati eccezionali ulteriormente impreziositi dagli ottimi riscontri cronometrici dato che in tutte le gare in cui è salito sul podio, Carini è riuscito a stabilire i propri record personali pur nuotando all'aperto in vasca olimpionica (a Piacenza Giacomo sta invece affrontando la preparazione al chiuso in vasca corta).

Quando ci si confronta con atleti di così tante nazioni e a migliaia di chilometri di distanza da dove si gareggia solitamenteha commentato un entusiasta Carinici sono sempre tante incognite da valutare. Fortunatamente tutto è andato bene e nonostante quel po' di emozioni che in competizioni come queste non manca mai, sono riuscito a nuotare ai miei soliti ritmi. Sono felice dei podi conquistati ma sono anche fiero di aver contribuito al successo della squadra italiana di nuoto alle Gymnasiadi. Io ho cercato di fare del mio meglio, ma credo che parte del merito sia anche dello staff tecnico con cui mi alleno duramente ogni giorno”.