Infiltrazioni mafiose, Piacenza è passata dalle 73 segnalazioni nel 2009 alle 197 nel 2012. Segnalazioni che riguardano movimenti bancari e finanziari e che arrivano direttamente dagli addetti ai lavori. Un altro dato eloquente è l'aumento dei sequestri di droga, soprattutto di cocaina, del 38%.
"Questi dati si tengono – hanno detto gli esperti, tra cui Enzo Ciconte e Santo della Volpe di Libera – e ci fanno ritenere che a Piacenza le organizzazioni non siano più di passaggio ma si siano insediate".
Continua il percorso inaugurato nel 2011 dalla Fondazione Libera Informazione, Libera e l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, scaturito nella pubblicazione di due dossier specifici sulla presenza mafiosa in Emilia-Romagna. Il prossimo 26 Novembre riprende il ciclo di iniziative del 2013. Dopo “Mafie in Riviera”, dello scorso 11 ottobre a Riccione, con un apposito focus sulle infiltrazioni mafiose nella Riviera Romagnola, sui business legati al ciclo dei rifiuti e del cemento, oltre che sulla penetrazione nelle attività ricettive e ricreative, a Piacenza saranno affrontati gli aspetti della penetrazione mafiosa nell’Economia, partendo dalle alterazioni introdotte dalla presenza delle mafie nella libera concorrenza.
La presenza mafiosa in regione è un fenomeno non trascurabile e sempre in crescita, che si accompagna spesso ad altri fenomeni d’illegalità, tutti registrati dal Dossier “Mosaico di Mafie ed Antimafia” di Libera Informazione, in via di aggiornamento. Nel 2012, infatti, le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse all'Uif dagli operatori finanziari (per lo più banche/uffici postali, enti creditizi in generale) è aumentato notevolmente (5.192 segnalazioni, pari al 5,4% del totale nazionale). Aumentano, anche se in numeri più bassi, le segnalazioni provenienti da professionisti e da operatori non finanziari. Per quanto riguarda poi reati decisamente mafiosi come le estorsioni, è preoccupante notare che l’Emilia Romagna ha ormai stabilmente il 5,4% dei reati questa specie denunciati in Italia. Inoltre, negli ultimi due anni presi in considerazione dalle forze di polizia, è importante notare un aumento delle denunce per danneggiamento, di sicuro effetto intimidatorio, che hanno raggiunto in Emilia Romagna il numero di ben 766. Si tratta di “reati spia”, che riguardano l’illegalità economica in generale.
Dati preoccupanti che richiedono una risposta ancora più efficace da parte delle istituzioni, insieme a una maggiore consapevolezza da parte di cittadini, operatori economici e forze sociali, ben sapendo che le buone prassi in politica ed economia esistono e, come dimostrato dalle leggi approvate dall'Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, possono contrastare efficacemente le infiltrazioni mafiose. Leggi che tuttavia sono efficaci solo se accompagnate dalla consapevolezza e dall’azione attiva dei cittadini, a partire dai giovani e dagli imprenditori.MAFIE IN EMILIA
Infiltrazioni mafiose, concorrenza sleale e pericoli per l’economia
Martedì 26 Novembre 2013 ore 11:00
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via Emilia Parmense 84
Piacenza
Prof. Francesco Timpano – Docente di Politica Economica – Università Cattolica – Piacenza
Prof. Enzo Ciconte – Docente di Storia della Criminalità Organizzata Università Roma Tre
Santo Della Volpe – Presidente Libera Informazione