Sicurezza bancaria, Siap: “Perché concessi fidi con verbali contraffatti?”

 Sicurezza bancaria? Il segretario del Siap non ci sta a sentir parlare, solo ora, di questo argomento, uscito durante il convegno in mattinata a palazzo Gotico organizzato dalla polizia municipale. Non è con gli agenti, però, che se la prende Sandro Chiaravalloti, quanto con il questore di Piacenza (e dal suo arrivo obiettivo preferito) che, secondo il sindacalista e poliziotto, sono ora si sarebbe accorto di "possibili infiltrazioni mafiose in riferimento a sospette operazioni bancarie". Una preoccupazione, sottolinea il segretario del Siap, che da tempo era stato denunciato dal sindacato. E poi compie un passo in più, sempre sul tema della sicurezza dei conti bancari, cioè chiede alle istituzioni e agli istituti stessi come "sia possibile che un amministratore di condominio possa aprire dei fidi con verbali di assemblee contraffatte?". L'esempio riprende un'indagine, portata avanti dai carabinieri di Piacenza, che riguarda un amministratore di condominio che avrebbe "distratto" cifre importanti da varie strutture da lui gestite in provincia, con il placet di alcune banche che gli avrebbero concesso il "paracadute" del fido bancario. 

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IL COMUNICATO DI SANDRO CHIARAVALLOTI DEL SIAP

"Ho preparato questo documento giorni fa e, in parte, l’ho inoltrato al Questore di Piacenza. Oggi, leggo che c’è preoccupazione per possibili infiltrazione mafiosi nel territorio piacentino in riferimento a sospette operazioni bancarie, alla faccia di chi ha sempre sostenuto – con presunzione –  che a Piacenza non era possibile che la mafia si insediasse, anche quando ci sono state operazioni antimafia. Come ho sempre detto, per sconfiggere la mafia dobbiamo eliminare quei spazi che consentono comportamenti criminosi e mafiosi a tutti. Perché attraverso queste lacune normative la mafia e la criminalità trovano terreno fertile. 

Proprio per questo, ma solo per fare un esempio e non per sollevare una questione personale che risolverò e che, a differenza di tanti cittadini,  non mi ha toccato più di tanto,  voglio narrare un fatto dove sono coinvolto insieme a tanti cittadini, al fine di far comprendere come la sicurezza non è solo quella di quel territorio visibile,  che resta comunque il più importante, ma come la sicurezza riguarda anche servizi che dovrebbero essere garantiti  attraverso regole che permettano di pervenire e nel contempo di rimediare quando certi comportamenti, a mio parere delittuosi, si verificano . Infatti, nel fatto che sto raccontando, è noto che nonostante la buona volontà delle forze dell’ordine e della magistratura, causa mancanza di risorse e leggi adeguate, il risarcimento sarà lungo e tortuoso se non nullo.  Come ben noto, in tutta la città e provincia – soprattutto in provincia – , molti condomini sono in fermento a causa di alcune situazioni al vaglio degli acquirenti in riferimento a taluni  comportamenti messi in atto da un amministratore condominiale. Oltre al comportamento dell’amministratore, che certamente ne risponderà alla A.G., vogliamo parlare del comportamento degli istituti bancari e delle loro responsabilità ( anche questa è sicurezza). Voglio far notare come la sicurezza bancaria  ha fatto  a mio avviso  cilecca.  Il caro amministratore – caro per modo di dire –  abbiamo scoperto che ha aperto fidi bancari con verbali di condominio contraffati in fotocopia e ha aperto conti correnti in più di quelli autorizzati dove, a sua volta, ha richiesto altri fidi. Una richiesta  di fidi “fottendo” chi gli aveva dato fiducia.  La domanda è questa: come ha fatto ad aprire  fidi e conti correnti  con fotocopie “taroccate”? come è potuto succedere? Sappiamo perfettamente come  le zelanti banche, nel momento in cui un povero padre di famiglia o un imprenditore chiede un fido deve dare garanzie , presentare in originale documenti e contro documenti ai documenti ecc. ecc.. ecc, del resto, ad esempio, sappiamo che quando qualche  mio collega va allo sportello per cambiare un assegno di pochi euro,  lo stesso istituto bancario che lo ha emesso, oltre al tesserino di polizia, chiede di  fornire una serie di documenti e attestazioni in originale. Ci è mancato a volte che richiedessero per pochi euro anche le impronte digitali !

E allora, come è successo? Spero che oltre alle responsabilità dell’amministratore si parli pubblicamente anche delle responsabilità bancarie che a mio avviso , soprattutto in questo periodo di crisi famigliare e imprenditoriale per  ricevere un prestito è diventato davvero quasi impossibile, è ancor più grave di quanto sembra.  La sicurezza, pertanto, e anche quella bancaria e quella di avere leggi, sistemi e mezzi  che posano velocizzare,  come una Ferrari di formula uno,  il percorso per raggiungere il traguardo ed avere giustizia e rimborso dei beni sottratti illegalmente .

Tanto fa notizia un furto di portafogli, ma a volte, ho l’impressione che comportamenti e fatti ancor più gravi verificatisi attraverso regole che consentono di danneggiare i cittadini, non siano ben presi in seria considerazione. La sicurezza è un insieme di cose.