Mozione di sfiducia respinta, l’assessore Tarasconi resta in sella

L’assessore al Commercio Katia Tarasconi passa indenne dalla buriana della mozione di sfiducia e resta in sella. Questa l’indicazione arrivata dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì con il centrosinistra che si è mostrato compatto a difesa del suo assessore nonostante gli evidenti mal di pancia post-congressuali che potevano far pensare anche a una sete di resa dei conti interna. Ma non è ancora tempo. Venti i voti contrari alla sfiducia proposta dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle, undici quelli a favore. “Non penso di essere perfetta e sicuramente non sono infallibile – ha detto Tarasconi durante il suo intervento – ho cercato tuttavia, e non credo siano mancate, attenzione per i negozianti, trasparenza e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Farò tesoro di questa esperienza per migliorare ancora in futuro”. Tra il pubblico in sala (almeno nella prima parte) molti dei commercianti che fanno parte della cabina di regia, tra cui anche il direttore dell’Unione commercianti Giovanni Struzzola, che hanno voluto testimoniare stima per il lavoro svolto dalla titolare della delega al Commercio.

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“Ho cercato di intraprendere un percorso condiviso nell’intento di fare il bene della nostra città partendo da una situazione difficilissima. La richiesta dei commercianti era avere eventi e maggiore comunicazione all’esterno". L’assessore non ha mancato di sottolineare alcuni degli studi e dei progetti. “Con la cabina di regia, abbiamo creato comitati in ogni via". "Abbiamo creato un logo – ha detto – "Vita in centro a Piacenza" ed un brevetto utilizzato in tutte le attività di comunicazione. Poi un sistema integrato di comunicazione Qr code, portali internet, campagne di comunicazione di sistema, promozioni, la valorizzazione degli eventi con i comitati di via”.

Un dibattito che alla fine, contrariamente alle aspettative, si è incardinato sui binari della correttezza. Non sono mancate certamente le critiche, come da Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), da Marco Tassi (Pdl), da Paolo Garetti (Sveglia). “La desertificazione del centro è ormai conclamata – ha tuonato Tassi – C’è qualcosa che non va, i risultati sono insufficienti in un momento in cui la crisi sta divorando le attività commerciali". Nel mirino anche alcune proposte che erano state fatte in passato, come quella del Luna Park e quella della pista di ghiaccio. Mentre Foti ha allargato accusando l’assessore di pensare al commercio solo come a “cibo e bicchieri, senza che si badi minimamente a interventi strutturali per Expo 2015”.

A rincarare la dose ci ha pensato anche il Movimento 5 Stelle con Barbara Tarquini e Andrea Gabbiani. Ma svariati anche gli attestati di stima. Da Guglielmo Zucconi a Roberto Colla, da Daniel Negri (Pd) a Samuele Raggi (Idv) secondo cui “tutto si può dire, ma non che questo assessore non si sia dato da fare per il commercio. E d’altronde non può essere imputato a un’unica persona il fattore crisi del centro”. Da Negri è comunque arrivata la sollecitazione a un impegno sulla “ristrutturazione” del mercato settimanale.

Alla fine dunque la mozione è stata respinta con voto palese nonostante le scintille di inizio seduta del centrodestra, che voleva il voto segreto, contro il presidente del Consiglio comunale Claudio Ferrari.