Sabato 16 novembre il Comitato delle associazioni ambientaliste e animaliste di Piacenza organizza una raccolta firme in via XX Settembre per dire no al piano di abbattimento delle volpi. Lunedì 18 novembre si terrà invece un sit-in davanti alla Provincia di Piacenza alle 17 nel corso del quale verranno consegnate all’assessore Manuel Ghilardelli le firme raccolte, finora oltre 9mila. La richiesta degli animalisti è chiara, fermare il piano di abbattimento quinquennale e revocare l'assurda decisione di uccidere le volpi.
IL COMUNICATO
A fronte di una sempre più diffusa sensibilità ed attenzione alla tutela ed al benessere animale , non possono più essere accettati piani di abbattimento di questo tipo che diventano ,di fatto, un modo per prolungare tutto l'anno la stagione venatoria ed eliminare animali considerati "fastidiosi competitori " dal mondo venatorio. Tra le varie forme di abbattimento previste, ne sono state autorizzate due particolarmente cruente e crudeli nei confronti degli animali.
La prima è la pratica della caccia in tana che si svolge facendo entrare cani addestrati nelle tane per far uscire le volpi e poterle uccidere. È stata autorizzata anche nei periodi di nascita e svezzamento dei cuccioli che vengono quindi morsicati dai cani, uccisi e trascinati fuori dalle tane,mentre le madri sono uccise a fucilate.
L'altra è la cattura con le trappole a cassetta, piccole gabbie che imprigionano l'animale e che dovrebbero essere controllate due volte al giorno per ucciderlo,senza lasciarlo a lungo chiuso, ma che in realtà rischiano di diventare veri calvari di sofferenza, se non controllate correttamente, con morte lenta per sete e fame . La speranza è quella che la Giunta prenda atto della volontà dei firmatari e, comprendendo l'assurdità del piano, torni sui suoi passi, revocando la delibera.